Pompei blindata, niente code al checkpoint: «Ma domenica sarà il caos»

Pompei blindata, niente code al checkpoint: «Ma domenica sarà il caos»
di Susy Malafronte
Giovedì 3 Ottobre 2019, 07:30
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Buona la prima: il sistema antiterrorismo posto in essere dal Parco Archeologico ha superato il test del primo giorno. I 1600 turisti che ieri hanno optato per l'ingresso di Piazza Anfiteatro, blindato con metal detector e guardie private armate, non sono un numero sufficiente a garanzia della riuscita della fase sperimentale. Il vero banco di prova, infatti, fanno sapere anche dagli Scavi, sarà domenica prossima, quando, come ogni prima domenica del mese, l'ingresso alla città archeologica sarà gratuito.
 
Solo allora con la previsione di ingressi compresi tra i 5mila e i 6mila visitatori solo da Piazza Anfiteatro la direzione del Parco Archeologico avrà chiaro il quadro e potrà stabilire se e quali modifiche apportare al sistema di sicurezza che ha la finalità di prevenire eventuali attacchi terroristici.

Alle 9 di ieri, all'apertura dei cancelli che portano ai tesori della Pompei di duemila anni fa, c'erano 50 turisti in fila. La prima a entrare, e a sperimentare il nuovo sistema anti-Isis, è stata una signora austriaca, che dal varco-scanner alla biglietteria, passando per il serpentone-tunnel della scansione bagagli, ha impiegato 5 minuti. Un tempo breve ma che calcolato su un gruppo di 20 persone rallenta di almeno 15 minuti l'ingresso al sito. Se si considera poi l'ulteriore attesa alla biglietteria e a un eventuale stop al controllo con il metal detector mobile, l'attesa potrebbe arrivare fino a 40 minuti. Un tempo che i crocieristi, ad esempio, non potrebbero permettersi. Ieri visto il rallentamento dei flussi agli ingressi, per il sistema di rilevazione di eventuali materiali pericolosi mediante la scansione del bagaglio e controlli radiogeni sui visitatori, in 100 hanno scelto di effettuare il ticket alla biglietteria automatica. In totale, nella giornata di ieri, sono stati staccati circa 16mila biglietti d'ingresso, contando anche i turisti che sono entrati dagli altri accessi agli Scavi, per ora non ancora dotati di macchinari per i controlli.

Altri checkpoint spiegano dagli Scavi - una volta perfezionato quello in fase sperimentale a Piazza Anfiteatro, saranno installati agli accessi di Porta Marina Superiore e Piazza Esedra. Il periodo è considerato di bassa stagione e l'affluenza dei visitatori al momento non è molto elevata, per questo consente agli addetti agli ingressi di lavorare con calma. La prova del nove si avrà appunto domenica prossima, quando gli Scavi saranno aperti al pubblico con ingresso gratuito. Sarà una domenica che si prospetta di grande caos, perché una delle ultime con l'ora legale, in cui il tempo ancora mite invoglia le famiglie alle uscite, e perché a Pompei ci sarà pure la Supplica alla Madonna, che solitamente attrae 50mila fedeli che come da tradizione non rinunceranno, nel primo pomeriggio, alla visita agli Scavi. Dal canto suo il Comune ha assicurato, dopo un anno di vuoto, la presenza dei vigili urbani in strada. Tra gli operatori turistici non manca qualche perplessità sul rallentamento che questi controlli imporranno agli ingressi dei gruppi. «I musei si sono già adeguati alla necessità di assicurare dei controlli accurati ai turisti», evidenzia Ettore Cucari, presidente Fiavet Campania e Basilicata. «Il problema per Pompei è che fa numeri molto più alti e anche le visite richiedono più tempo. Con un solo metal detector credo che i disagi non mancheranno. È giusta l'idea di far partire l'esperimento in questi giorni di bassa stagione. Solo che si sarebbero dovute consultare le categorie del settore: quanto meno i tour operator avrebbero potuto organizzare i propri gruppi con orari scaglionati. Se i tempi si allungano troppo - dice Cucari - per i crocieristi sarà impossibile riuscire ad effettuare la visita agli Scavi». Molto, comunque, dipenderà dal numero di varchi utilizzabili. «Se in Soprintendenza hanno previsto tre macchinari - conclude il presidente dell'organizzazione degli agenti di viaggio - credo che presto si ritroveranno a doverne programmare almeno sei».
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