Riapre la Galleria dell'Accademia di Napoli con un nuovo allestimento, Manfredi: «Luogo denso di cultura aperto a tutti»

Riapre la Galleria dell'Accademia di Napoli con un nuovo allestimento, Manfredi: «Luogo denso di cultura aperto a tutti»
di Salvatore De Rosa
Mercoledì 6 Aprile 2022, 16:51 - Ultimo agg. 20:28
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È stata inaugurata oggi alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi la Gan - Galleria dell’Accademia di Napoli.

Riapre dunque, dopo oltre due anni, questo museo che viene restituito a studenti, docenti, studiosi e a tutta la città completamente rinnovato nell’ordinamento e nell’allestimento.

Il progetto prevede la collocazione nelle sale di circa 300 opere - disegni, sculture, dipinti, fotografie, installazioni - datate dal seicento al duemila, molte delle quali oggetto di intervento di restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria a cura della scuola di restauro dell’Accademia.

Secondo la volontà dei curatori, la Galleria ripercorre la ricca storia dell’arte napoletana, tra percorsi cronologici, tematici e per generi e scuole, attraverso una serie di sale fortemente evocative - come ad esempio quella che introduce al museo con i ritratti dei protagonisti, o quella dedicata alla formazione storica dell’Accademia - riabilitando intere fasi, come il primo ’900 e gli anni Trenta.

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«Siamo innanzitutto felici di riaprire la Galleria dopo oltre due anni di chiusura a causa del Covid - interviene la presidente dell'Accademia Rosita Marchese - le nostre sono quasi tutte discipline laboratoriali che necessitano di essere svolte in presenza e dunque ringrazio tutti coloro che hanno permesso questa riapertura. Invito tutta la cittadinanza a visitare questo museo arricchito anche con opere che per anni sono rimaste stipate nei depositi».

«Questo museo nasce nel'ottocento per la città e per gli studenti affinchè i giovani possano educare gli occhi al saper vedere e al saper fare. - Così la curatrice della Galleria, Federica De Rosa - Qui c'è un patrimonio storico importante e la nostra scuola di restauro ha svolto un lavoro eccellente. Ma troverete anche opere moderne e contemporanee espressione dei nuovi linguaggi artistici».

 

L'altro curatore del progetto è Marco Di Capua: «L'Accademia ha la capacità di sprigionare una grande creatività e vogliamo mostrarla alla città attraverso questo percorso d'arte e di narrazione. Il nostro obiettivo è far capire in modo chiaro allo spettatore anche gli aspetti più complessi. Il tema centrale è quello identitario cercando di valorizzare la storia napoletana tramite l'arte.

Dall'antico al contemporaneo cercando certo di capire tutto, ma ogni tanto perdersi un po' perchè l'arte è anche questo. Sono convinto che la cultura o è alta o non è».

Presente all'inagurazione il sindaco Manfredi: «Sono emozionato e lo dico da universitario prima che da sindaco. Questo è un luogo di eccellenza per l'alta formazione e sorge in una parte del centro storico napoletano denso di cultura tra il Mann, la Galleria Principe, il conservatorio e il teatro Bellini. Dunque questa riapertura è un momento significativo per la città, per gli studenti ma anche per il turismo».

«Come Comune - conclude il sindaco - mettiamo a disposizione nuovi spazi per l'Accademia e cercheremo di intercettare nuovi finanziamenti. Qui ci sono due grandi patrimoni: uno immateriale fatto di storia e competenza e un altro materiale che va rispettato, valorizzato e messo a disposizione della comunità».

Le sezioni della Galleria sono suddivise in: I protagonisti; Il Seicento: gli antichi maestri; Disegni e studi dal nudo. La formazione storica accademica; L’Ottocento: ritratti e paesaggi; L’Ottocento: realismo, simbolismo, indagine sociale. Il fascino dell’Oriente; Il primo Novecento: dall’età dell’innocenza ai ritorni all’ordine; Il secondo Novecento: arte/laboratorio.

Questo progetto, con l’allestimento dell’architetto Lucio Turchetta, il progetto grafico di Enrica D’Aguanno e il vasto lavoro di manutenzione e restauro della scuola di restauro dell’Accademia, sotto l’alta sorveglianza della soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per il comune di Napoli, rinnova l’importante ruolo del museo dell’Accademia nella storia artistica di Napoli e del Mezzogiorno, rafforzando l’azione sempre più estesa dell’istituzione nel contesto dell’arte italiana, come grande laboratorio e centro attivo di ricerca, studio, documentazione e cultura.

Con il nuovo ordinamento, che verte sul senso identitario delle collezioni, la Gan racconta il lavoro delle scuole, dei maestri e degli allievi, recuperando anche artisti dimenticati, opere dei depositi e significativi lavori dei protagonisti della scena artistica contemporanea. Tutto ciò contribuisce a presentare il profondo e denso dialogo tra pittori, scultori, disegnatori, installatori e fotografi che, nel tempo e fino ai giorni nostri, ha dato vita a questa narrazione scandita da stagioni diverse, dai temi, dallo stile e dalla personalità di ogni singolo autore.

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