San Carlo, via libera in Senato al dopo Lissner. Manfredi: pronti a intervenire

Approvato tra le polemiche anche a Palazzo Madama il decreto enti che contiene la nuova norma sui limiti di età per i sovrintendenti stranieri

Stéphane Lissner al San Carlo
Stéphane Lissner al San Carlo
di Maria Pirro
Mercoledì 28 Giugno 2023, 13:14 - Ultimo agg. 29 Giugno, 09:42
3 Minuti di Lettura

Manca poco per avviare l’iter e individuare il nuovo sovrintendente del San Carlo. «Nei prossimi giorni ci muoveremo», ha detto il sindaco e presidente della fondazione lirica, Gaetano Manfredi, in relazione alla nomina del successore di Stéphane Lissner, dopo il provvedimento del governo che dal primo giugno ha mandato in «pensione» il settantenne francese, equiparando i limiti di età per manager italiani e stranieri. La norma è contenuta nel decreto enti, detto omnibus: ieri è scaduto il termine per gli emendamenti in commissione, con la relazione del senatore Costanzo Della Porta, oggi il testo è passato in aula, tra le polemiche, a Palazzo Madama: votato dalla maggioranza senza possibili modifiche (100 favorevoli, 72 contrari e un'astensione), sul dispositivo l'esecutivo ha posto la fiducia. Come già avvenuto a Montecitorio.

«Ormai è un rito. Avete superato il record delle decretazioni d'urgenza e dell'uso della fiducia», l'affondo del senatore del Pd Antonio Nicita«È umiliante doversi confrontare con un decreto che non abbiamo potuto esaminare. È uno schiaffo alla democrazia e al parlamento», l'accusa della senatrice del gruppo Azione-Italia viva Daniela Sbrollini. «Questo provvedimento è illegittimo nel metodo e nel merito», il commento dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, che ha parlato anche del teatro partenopeo. «Emblematica - ha precisato - la norma che abbassa a 70 anni l'età limite per svolgere la funzione di direttore nei teatri lirici, costruita 'ad hoc' per cacciare Stèphane Lissner, direttore del San Carlo di Napoli, quando per gli istituti di credito sportivo l'età è innalzata a 72 anni.

Non basta vincere le elezioni per poter fare ciò che si vuole».

«Il decreto che approviamo oggi prevede modifiche normative e semplificazioni in vari ambiti molto importanti per il Paese. Misure che interessano la sfera pubblica e privata degli italiani, dalle attività produttive alla cultura, alla sanità, dalle grandi opere al Pnrr», la replica del senatore Giorgio Salvitti (FdI).

© RIPRODUZIONE RISERVATA