Teatro San Carlo di Napoli, via alla successione di Lissner: primo ok dalla Camera

Senza proroghe per i contratti in corso, l'equiparazione dei limiti di età con i manager italiani passa alla Camera dei deputati

L'ex sovrintendente Stéphane Lissner
L'ex sovrintendente Stéphane Lissner
Maria Pirrodi Maria Pirro
Venerdì 23 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 24 Giugno, 17:21
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Tutto secondo copione. A palazzo Montecitorio, lontano dal teatro delle proteste e dei ricorsi, il programma di sala viene rispettato con assoluta fedeltà: tra le pieghe del decreto enti e il ricordo di Silvio Berlusconi, dopo un minuto di silenzio e un dibattito scontato, la Camera dà il primo ok alla norma che, compiuti i 70 anni, manda in «pensione» i sovrintendenti stranieri, a cominciare da Stéphane Lissner, fino al 31 maggio alla guida del San Carlo e già chiamato a lasciare l'incarico che avrebbe dovuto ricoprire per altri due anni. Senza proroghe per i contratti in corso, l'equiparazione dei limiti di età con i manager italiani passa all'interno del disegno di legge che converte il decreto del 10 maggio 2023, numero 51. «Che non ha nulla di urgente se non la volontà della destra di azzerare i vertici di Inps, Inail e San Carlo», il commento della deputata Pd Silvia Roggiani, al momento della votazione. «Così intendiamo rendere più efficiente la macchina amministrativa», afferma invece Nazario Pagano, di Forza Italia, presidente della commissione Affari costituzionali che ha esaminato il testo con la commissione Bilancio, portandolo in aula. Dove il governo ottiene 146 sì, ponendo la fiducia (82 no e un astenuto). Adesso lo schema si replica al Senato: dopo un passaggio in commissione, il finale appare scontato probabilmente la prossima settimana, di certo non oltre il 9 luglio. La data precisa ha poca importanza per Napoli. Con l'approvazione delle nuove regole in prima battuta, la successione in teatro si avvicina: il sindaco Gaetano Manfredi, che presiede la fondazione lirica, ha annunciato da tempo l'intenzione di procedere senza aspettare il via libera definitivo. Il motivo? Punta alla nomina del nuovo sovrintendente entro luglio. Gli resta, dunque, poco più di un mese per convocare il consiglio di indirizzo del San Carlo, valutare l'opportunità di pubblicare subito un avviso per raccogliere le candidature (tutti i sovrintendenti, escluso quello della Scala, potrebbero essere interessati); in alternativa, potrebbe scegliere direttamente un profilo di livello da proporre al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha potere di veto. In pole position resta Carlo Fuortes, ex amministratore delegato Rai con esperienza nel campo: è stato all'Opera di Roma e, nel dichiararsi non disponibile senza un ampio consenso, ha ricevuto come risposta un attestato di stima da parte di Manfredi.

Ultima incognita sul futuro: il contenzioso aperto da Lissner, che ha schierato tre avvocati in sua difesa, presentando un ricorso che potrebbe chiudersi anche con una transazione. 

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