Cassa integrazione, De Magistris tuona: «Governo dia le risorse, poi ci pensiamo noi»

Cassa integrazione, De Magistris tuona: «Governo dia le risorse, poi ci pensiamo noi»
Mercoledì 29 Aprile 2020, 15:03 - Ultimo agg. 15:13
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«Lo Stato è lento: mi dispiace dirlo, il presidente del Consiglio ha annunciato troppe volte delle cifre ma non è arrivato nulla o poco più di nulla. Ci mandassero le liquidità, le gestiamo noi. Se il Governo ci dà le risorse facciamo avere immediatamente la cassa integrazione ai cittadini. Utilizzate i sindaci». Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ai microfoni di Mariù Adamo in un’intervista realizzata per Mattina 9, il morning show in onda su Canale 9 - 7 Gold.

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«Da noi sono arrivate in due mesi quelle briciole iniziali con cui abbiamo messo in campo il fondo di solidarietà. Gli unici interventi concreti per le fasce più disperate li ha realizzati il Comune di Napoli, senza burocrazia, con rapidità, trasparenza ed efficacia. Qua si improvvisa - ha concluso de Magistris - pensate che nella task force regionale non è prevista la presenza del Comune di Napoli. E’ una cosa inaudita, come affrontiamo la fase due così?».

«Il presidente del Consiglio ha parlato di reddito di emergenza, di liquidità che arriva, di sostegno ai Comuni ma sono passati due mesi ma non si è visto quasi nulla» ha quindi detto il sindaco in un'altra intervista a Si Comunicazione, evidenziando il ruolo svolto dalla rete del volontariato, sia laico che cattolico e dallo stesso Comune di Napoli. In questa fase, a giudizio di de Magistris, «le criminalità non stanno a guardare, hanno liquidità ed hanno anche fame di consenso. Quindi cercano di farsi vedere come le persone che aiutano». Il Comune, ha detto infine il sindaco «sta mettendo in campo azioni per le fasi 2 e 3 per aiutare le persone più deboli».

E infine: «Ormai assistiamo ad uno schizofrenia di ordinanze, soprattutto a livello regionale. La stessa persona non può dire si corre con la mascherina e riducendo gli orari. E poi dopo 48 ore dire però non si può correre perché, in realtà, con la mascherina non si può correre. È la stessa persona». «Bisogna dare delle regole, farlo in modo chiaro - ha aggiunto il sindaco - e non bisogna pensare che il nemico è il cittadino. Basta conflittualità Stato-Regioni».

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