Cisl Fp, più assunzioni e incentivi economici per la polizia locale: «Mole di impegni insostenibile, siamo troppo pochi»

Il leader della Cisl Fp, Lorenzo Medici, ha affermato che è necessario incrementare e rafforzare l'apparato della polizia locale per far fronte ai diversi impegni

Lorenzo Medici, leader Cisl Fp
Lorenzo Medici, leader Cisl Fp
Giovedì 22 Febbraio 2024, 15:55
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«E’ arrivato il momento di individuare le soluzioni opportune per offrire ai cittadini della Campania i servizi pubblici essenziali che i Comuni devono assicurare per legge, a partire da quelli relativi alla polizia locale, alle prese con vuoti spaventosi negli organici e con una contestuale molteplicità di funzioni assolutamente non esercitabili con il personale esistente nei ruoli della autonomie»

Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica regionale, concludendo un incontro che la federazione ha avuto con i vigili urbani del territorio, lancia una serie di proposte di merito che potrebbero sbloccare una situazione di impasse che danneggia i cittadini e lo stesso corpo, impossibilitato nei fatti a svolgere il proprio mandato.

«Bisogna – dice Medici – che l’Anci si faccia portavoce verso il Governo per intervenire su due versanti.

Da un lato, spingere per svincolare dal fondo del salario accessorio gli addetti, costituendone uno ad hoc per loro dal quale attingere per la molteplicità delle incombenze a cui sono quotidianamente chiamati, e per l’attività gravosa che svolgono stando ogni giorno in strada, e dall’altro promuovere, cominciando dai piccoli Comuni che non hanno un euro in cassa, la possibilità di dar vita ad una polizia territoriale per mettere in rete i servizi, sul modello delle Unioni già esistenti, per assicurare interventi più tempestivi dove c’è il bisogno e al tempo stesso contrastare le difficoltà derivanti dalle voragini nei ruoli».

Proposte che trovano la condivisione del coordinatore regionale della polizia locale della Cisl Fp Maria Uccello. «Siamo – sottolinea – pochi, maledettamente pochi ed i compiti sono tanti, dal controllo del territorio per il contrasto all’abusivismo alle attività di polizia giudiziaria, dal pattugliamento delle aree per la prevenzione e il controllo della microconflittualità a quelli legati al traffico e alla viabilità. Una mole di impegni che non possiamo sostenere se non si potenziano gli organici e se non si prevedono sostegni economici integrativi a copertura del lavoro quotidiano e delle legittime prestazioni richieste dalle amministrazioni».

La prima legge quadro sul settore risale al 1986. Qualche anno dopo le organizzazioni sindacali e le varie associazioni di categoria hanno richiesto la sua completa revisione con un nuovo impianto normativo in grado di garantire diritti e tutele pari a quelle delle altre forze di polizia ad ordinamento statale, tenuto conto della necessità di coordinamento tra i vari livelli istituzionali da quello centrale a quello regionale e locale, ed al tempo stesso un piano straordinario di assunzioni a copertura totale del personale cessato dal 2010 ad oggi, per affrontare con il giusto organico i vecchi ed i nuovi impegni, come le politiche integrate di sicurezza su ogni ambito comunale. Ma fino ad oggi non è arrivata alcuna risposta in questa direzione.

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