Città metropolitana di Napoli, l'ira di Bassolino: «Rinvio del voto? Gravissimo»

Città metropolitana di Napoli, l'ira di Bassolino: «Rinvio del voto? Gravissimo»
di Dario De Martino
Sabato 15 Gennaio 2022, 10:00
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Da un lato fa discutere sempre di più, dall'altro pare assumere sempre di più i contorni di una possibilità concreta. Il rinvio delle elezioni della Città Metropolitana a causa dell'aumento dei contagi da Covid-19 è tema sempre più discusso tra i partiti, tanto che c'è anche una data che inizia a trapelare come possibile giorno per le elezioni: 16 marzo. Per formalizzare il rinvio, però, c'è bisogno di una richiesta del sindaco Gaetano Manfredi al ministero degli Interni che dovrebbe fare un decreto ad hoc per spostare la data delle elezioni che lo stesso primo cittadino ha già indetto per il 20 febbraio. Mercoledì 19 gennaio la ministra Luciana Lamorgese sarà a Napoli per l'accordo sulla sicurezza integrata. In quell'occasione si potrebbe anche parlare dell'ipotesi slittamento.

È anche per questo che il pressing dei partiti favorevoli al rinvio, Partito democratico e Movimento 5 Stelle in primis, sta aumentando. I primi due giorni della prossima settimana potrebbero essere quelli in cui verrà formalizzata la richiesta al sindaco di rimandare la chiamata alle urne dei consiglieri comunali di tutta la provincia. L'ipotesi rinvio non piace affatto ad Antonio Bassolino che già a metà dicembre aveva chiesto al sindaco Gaetano Manfredi di indire le elezioni. «Già votando il 20 febbraio siamo gli ultimi dato che Roma, Milano, Torino, Bologna hanno già rinnovato i loro consigli metropolitani. Un rinvio sarebbe davvero assurdo e molto grave», scrive l'ex sindaco e governatore su Facebook commentando l'indiscrezione del Mattino sulla possibilità dello slittamento. «Se non ci fosse il rinvio saremmo comunque pronti per il voto», assicurano dalla segreteria del Pd. Un modo anche per rispondere a chi sostiene che dietro il rinvio causa Covid ci sia la volontà di prendere tempo per chiudere le trattative il corso. In effetti, però, se fosse confermata la data del 20 febbraio, il tempo per chiudere le intese sarebbe ancora poco. Entro il 31 gennaio bisognerebbe presentare le liste. In casa Dem si lavora all'intesa con i deluchiani con cui c'è un clima che viene definito «disteso». L'idea è di una lista unitaria ma non si è arrivati ancora ad una definizione dell'accordo. Anche l'area della sinistra, rappresentata in consiglio comunale dalla formazione Napoli solidale, dovrebbe muoversi per una sua lista. Pure il sindaco Gaetano Manfredi pensa ad una sua lista, così come ci riflette Catello Maresca. Nel centrodestra si allontana l'ipotesi di un accordo unitario. Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega dovrebbero andare con tre simboli diversi. Tanto movimento al centro, dove il consigliere regionale Francesco Iovino e il gruppo Azzurri per Napoli di Stanislao Lanzotti lavorano ad una lista. Dal canto suo Bassolino ragiona con il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione per un accordo. «Ho grande stima di lui», conferma l'ex sindaco. 

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