«Ogni volta che qualcuno parla di un mio possibile ritiro dalla corsa a sindaco la mia candidatura diventa più forte» dice Alessandra Clemente, la candidata sindaco designata dal sindaco Luigi de Magistris a suo successore. La fuga degli assessori di demA e del gruppo consiliare arancione di diretta emanazione dell'ex pm verso il lido di Gaetano Manfredi - candidato del centrosinistra e del M5S - non scompone l'assessora ai giovani e nemmeno la sua segreteria. Se gli ex colleghi di Alessandra - questo il ragionamento che trapela - sono così ambiti, significa che hanno lavorato bene e anche lei ha fatto parte della giunta per otto anni...». Come dire che è la testimonianza di un lavoro che - al netto degli errori ed orrori che non sono mancati dal sindaco a tutta la sua squadra - in qualche modo viene apprezzato da un ceto politico che si declina a sinistra: la casa della Clemente. Un centrosinistra dove di candidati ce ne sono tre, oltre a Manfredi e alla Clemente c'è Antonio Bassolino. Una concorrenza forte. Forse anche per questo motivo attorno alla Clemente, almeno da parte della politica, c'è un clima di precarietà. Se creato ad arte come strategica per mettere in difficoltà la Clemente o perchè corrisponde davvero alla realtà è difficile stabilirlo quando è in atto la bagarre per la caccia ai candidati in tutti gli schieramenti politici. Truccchi e trabocchetti sono all'ordine del giorno e fanno parte del gioco. Resta il fatto che gli assessori che stanno uscendo dalla giunta, e anche quasi tutti i consiglieri comunali uscenti della maggioranza del sindaco sono indirizzati altrove. Fa molto rumore in queste ore la quasi certa defaillance di Ciro Borriello assessore allo sport che ha incontrato Roberto Fico, il Presidente della Camera, per verificare la praticabilità di una sua candidatura. E la strada per arrivarci c'è. Il silenzio della giunta de Magistris fa molto rumore. Perchè anche dalle assessore - la Clemente è l'unica donna candidata - non arrivano incoraggiamenti, il segnale che nella squadra del sindaco le divisioni politiche sono fortissime, ma anche quelle umane non mancano.
Le liste vanno presentare entro il 3 settembre e il fatto che trapeli poco dall'entourage della Clemente in termini di possibili candidati lascia pensare che ci sia un ritardo su questo fronte.