Comunali a Napoli, alleati in fuga ma Alessandra Clemente non ci sta: «In corsa fino alla fine»

Comunali a Napoli, alleati in fuga ma Alessandra Clemente non ci sta: «In corsa fino alla fine»
di Luigi Roano
Domenica 8 Agosto 2021, 09:30 - Ultimo agg. 9 Agosto, 09:16
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«Ogni volta che qualcuno parla di un mio possibile ritiro dalla corsa a sindaco la mia candidatura diventa più forte» dice Alessandra Clemente, la candidata sindaco designata dal sindaco Luigi de Magistris a suo successore. La fuga degli assessori di demA e del gruppo consiliare arancione di diretta emanazione dell'ex pm verso il lido di Gaetano Manfredi - candidato del centrosinistra e del M5S - non scompone l'assessora ai giovani e nemmeno la sua segreteria. Se gli ex colleghi di Alessandra - questo il ragionamento che trapela - sono così ambiti, significa che hanno lavorato bene e anche lei ha fatto parte della giunta per otto anni...». Come dire che è la testimonianza di un lavoro che - al netto degli errori ed orrori che non sono mancati dal sindaco a tutta la sua squadra - in qualche modo viene apprezzato da un ceto politico che si declina a sinistra: la casa della Clemente. Un centrosinistra dove di candidati ce ne sono tre, oltre a Manfredi e alla Clemente c'è Antonio Bassolino. Una concorrenza forte. Forse anche per questo motivo attorno alla Clemente, almeno da parte della politica, c'è un clima di precarietà. Se creato ad arte come strategica per mettere in difficoltà la Clemente o perchè corrisponde davvero alla realtà è difficile stabilirlo quando è in atto la bagarre per la caccia ai candidati in tutti gli schieramenti politici. Truccchi e trabocchetti sono all'ordine del giorno e fanno parte del gioco. Resta il fatto che gli assessori che stanno uscendo dalla giunta, e anche quasi tutti i consiglieri comunali uscenti della maggioranza del sindaco sono indirizzati altrove. Fa molto rumore in queste ore la quasi certa defaillance di Ciro Borriello assessore allo sport che ha incontrato Roberto Fico, il Presidente della Camera, per verificare la praticabilità di una sua candidatura. E la strada per arrivarci c'è. Il silenzio della giunta de Magistris fa molto rumore. Perchè anche dalle assessore - la Clemente è l'unica donna candidata - non arrivano incoraggiamenti, il segnale che nella squadra del sindaco le divisioni politiche sono fortissime, ma anche quelle umane non mancano. 

 

Le liste vanno presentare entro il 3 settembre e il fatto che trapeli poco dall'entourage della Clemente in termini di possibili candidati lascia pensare che ci sia un ritardo su questo fronte.

Un pensiero non campato in aria, perchè vero che le urne si aprono tra due mesi ma è anche vero che la campagna elettorale ha le sue regole. Ma la Clemente entra anche in questo aspetto della problematica politica non lesinando stoccate ai suoi avversari: «Assieme ai cittadini, alle associazioni e agli attivisti - racconta l'assessore - stiamo costruendo con enorme entusiasmo un percorso per la città che guarda al futuro e di certo dopo quanto seminato in questi mesi non abbiamo intenzione di ritirarci per lasciare la città in mano ai sistemi di potere guidati dai candidati imposti da De Luca o da Salvini e Meloni. A breve presenteremo le nostre liste, sulle quali stiamo lavorando con attenzione». Il numero complessivo dovrebbe oscillare tra le due e le cinque non poche. La Clemente conclude il suo ragionamento con un altro affondo: «Vedrete, le liste rappresenteranno il vero cambiamento, saranno formate da tantissimi giovani napoletani, molti dei quali hanno studiato e hanno avuto successo all'estero e adesso tornano a casa per poter dare il loro contributo al rafforzamento della città. Non ci saranno di certo gli stessi vecchi arnesi della politica che da anni migrano di partito in partito solo per le poltrone: nessun mastelliano, ex Forza Italia o demitiano nelle nostre liste». 

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