Comunali a Napoli, oggi il vertice con le 24 liste di Manfredi: tensione con Italia Viva e Verdi

Comunali a Napoli, oggi il vertice con le 24 liste di Manfredi: tensione con Italia Viva e Verdi
di Adolfo Pappalardo
Domenica 30 Maggio 2021, 10:30 - Ultimo agg. 18:28
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L'ufficialità della candidatura al tavolo di coalizione ci sarà oggi. Solo dettagli perché Gaetano Manfredi ha già fatto partire la sua campagna elettorale a suon di incontri. A cominciare da ieri scegliendo il terreno che meglio conosce: l'università e quel polo scientifico di San Giovanni che ha contribuito a far decollare. 

Chiusa la parentesi della direzione provinciale di venerdì, oggi pomeriggio c'è il tavolo di coalizione per ufficializzare la candidatura a sindaco di Manfredi. Formalità obbligata che non dovrebbe creare molti sussulti se non fosse per chi si sente tagliato fuori, vedi i renziani, i verdi e il gruppo deluchiano, da un accordo politico che vede al centro democrat, grillini e Leu. «Il lavoro fatto a Roma dai leader Pd e M5s per arrivare alla candidatura a sindaco di Napoli di una figura così importante come Gaetano Manfredi è stato encomiabile, ma non passi il messaggio ai cittadini che sia solo il candidato di espressione di un patto giallorosso, sarebbe un errore di comunicazione. La coalizione è formata da tante forze moderate e riformiste che hanno già dimostrato nelle precedenti consultazioni elettorali, ultime le regionali, di avere enormi consensi e programmi di qualità. Proprio per correggere un errore di comunicazione che danneggia in primo luogo il candidato sindaco, per questo chiederemo unitamente alle altre forze moderate e civiche un incontro con Manfredi, per un utile confronto politico e programmatici», fa notare Enzo Varriale, segretario regionale dei Moderati, una delle liste del blocco deluchiano. Il nodo verrà posto sul tavolo oggi ma sarà compito dei partiti scioglierlo. Nel Pd invece, stavolta, nessun distinguo e, anzi, la direzione del partito dell'altra sera è filata tranquilla come non si vedeva da anni. «Manfredi è una grande risorsa per Napoli ed è un atto di generosità mettere la sua preziosa esperienza al servizio della città. Ma credo vada riconosciuto il merito a Marco Sarracino ed al Pd di Napoli che ha avuto le idee chiare sin dall'inizio, costruendo la coalizione più larga ed inclusiva», fa notare Teresa Armato, dell'area Dem, che nei giorni è stata una degli sherpa tra Roma e Napoli che ha contribuito a far chiudere le trattative per convincere l'ex ministro dell'Università ancora riottoso ad accettare la candidatura. Ma per ora nel centrosinistra si guarda al bicchiere mezzo pieno: ovvero a democrat e grillini che sembrano festeggiare una luna di miele nonostante nella base dell'M5s ci siano acque agitate. Ma per ora i vertici del movimento tirano dritto. «Napoli è una città che si merita tanto. Gaetano ha la mia stima, è una persona preparata e in grado di risollevare Napoli. Sono certo che darà il massimo per rilanciare la città. Adesso dobbiamo sostenerlo tutti in maniera decisa e compatta. Sono contento di questa candidatura per la mia terra, Giuseppe Conte ha fatto un ottimo lavoro, non era semplice raggiungere questo accordo», sottolinea, non a caso, ieri mattina, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, visitando gli studi Rai del capoluogo campano. Rassicurazioni che servono proprio a calmare la base e segnalare la bontà dell'unico patto in una grande città al voto. Perché a Milano, Torino o Roma nonostante gli sforzi non si riesce a chiudere alcun accordo con i democrat. Per ora, tuttavia, Napoli resta un unicum nel panorama nazionale e si fa quel che si può per evitare i venti di scissione che tirano in casa grillina. Non a caso ieri, il presidente della Camera Roberto Fico, rimarca come volentieri avrebbe fatto il sindaco della sua città. «Ma - spiega il politico grillino - sono la terza carica dello Stato e so che i cittadini e le cittadine napoletani sono grandi uomini e donne di Stato quindi comprendono perfettamente il fatto che io dovevo finire il mio mandato da presidente della Camera ed è giusto così. Come responsabilità e lealtà verso le Istituzioni. Riguardo al fatto di avere rimorsi o rimpianti in merito alla mancata corsa a sindaco, Fico risponde: «No, assolutamente no perché c'è un grande candidato sindaco che si chiama Gaetano Manfredi». Insomma ora i grillini e l'area contiana in generale sembrano i più grandi supporters dell'ex ministro dell'Università che se la dovrà vedere con il giudice Catello Maresca in campo per il centrodestra. 

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Intanto Manfredi ha iniziato a lavorare sulla sua macchina organizzativa e sarà, molto probabilmente, lo stesso staff di professionisti che era al ministero dell'Università con lui a seguirlo.

Mentre ieri ha iniziato uno dei suoi primi incontri da candidato sindaco. E non a caso l'ha organizzato con i colleghi prof del polo universitario di San Giovanni e con alcuni professionisti e imprenditori che hanno contribuito a realizzarlo. Snodo centrale, quello dell'area Est: perché dopo il polo universitario toccherà mettere mano finalmente alla riqualificazione urbana. E lo sviluppo dell'ingresso a Sud della città è uno degli obiettivi primari di Manfredi. 

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