Comune di Napoli, dai rifiuti al mare interim per il post Mancuso: «Oggi l'incontro in Comune»

L'operazione deleghe potrebbe allargarsi, non è escluso che il sindaco possa mettere mano a un riequilibrio dell'assetto della giunta

L'ex assessore Paolo Mancuso
L'ex assessore Paolo Mancuso
di Luigi Roano
Martedì 17 Gennaio 2023, 08:00
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Oggi il nuovo faccia a faccia tra il dimissionario assessore all'Ambiente Paolo Mancuso - che è anche presidente provinciale del Pd e potrebbe essere il giorno buono per la formalizzazione dell'addio - e il sindaco Gaetano Manfredi. Nella sostanza Mancuso ha deciso già il suo futuro lontano da Palazzo San Giacomo, tocca all'ex rettore ora sciogliere la riserva vale a dire sostituire subito Mancuso oppure lasciare la casella vuota, che spetta comunque al Pd, in attesa che i dem terminino la loro stagione congressuale tra un paio di mesi. La sensazione è che Manfredi - come ha ribadito più volte in questi giorni - propenda per un interim dunque assegnare le deleghe di Mancuso a un paio di assessori, in pole position ci sono Vincenzo Santagada che ha la delega al Verde e Pier Paolo Baretta titolare del Bilancio. In questo senso arrivano conferme al termine della riunione del gruppo di Pd guidato da Gennaro Acampora. «Non abbiamo fatto nomi e questo mi fa pensare che si va verso l'interim - racconta il capogruppo - quindi la sostituzione di Mancuso non si farà in tempi brevissimi. Detto questo rivendichiamo il lavoro fatto da Mancuso e ovviamente quella casella deve restare a noi del Pd questa l'unica cosa sicura» Acampora allarga il ragionamento. «Il rapporto con Manfredi è ottimo, ma Mancuso si dimette per ragione personali non per motivi politici. Ci saranno dei tempi logici per individuare un profilo tecnico o politico perché il partito lascia aperte entrambe le opzioni. La sostanza è che in corso di valutazione la proposta da fare al sindaco Manfredi». Insomma anche qui la stagione congressuale potrebbe essere un fattore determinante, il Pd cambierà pelle sia a livello regionale dove il partito è commissariato sia a livello di federazione provinciale e cittadina con Marco Sarracino, l'attuale segretario ed eletto in Parlamento, che sta decidendo il da farsi, vale a dire dimettersi oppure percorrere altre strade. Un partito all'interno del quale - tuttavia - sussistono varie spinte, tra queste anche quella di proporre al sindaco una soluzione immediata cioè fare un nome subito per evitare di arrivare proprio alla stagione congressuale che potrebbe sconvolgere gli equilibri interni del Pd napoletano e provinciale.

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Un rebus a oggi la sostituzione di Mancuso che - sta continuando ad andare in assessorato tutti i giorni - ma evidentemente non è contento di stare sulla graticola dopo avere già deciso di lasciare la giunta.

Un messaggio inviato soprattutto al suo partito più che a Manfredi che appunto propende per l'interim. Deleghe da spacchettare per l'ex rettore a Santagada che già gestisce il verde e coordina Asìa e NapoliServizi nelle operazioni di decoro per la città. E a Pier Paolo Baretta che sta lavorando alla riorganizzazione delle partecipate e quindi avrebbe direttamente sotto il suo controllo Asìa. L'operazione deleghe - tuttavia - potrebbe allargarsi, nel senso che il sindaco non è escluso che potrebbe mettere mano a un riequilibrio dell'assetto della giunta senza sconvolgimenti ma arrotondando le deleghe di alcuni assessori rendendole più funzionali rispetto agli obiettivi da raggiungere. Circolano a Palazzo San Giacomo anche altre ipotesi. Vale a dire che il sindaco potrebbe scegliere la strada dell'interim per le deleghe di Mancuso per arrivare in primavera e fare poi una riflessione più ampia sulla sua squadra di governo. Mettendo sul tavolo quello che è andato bene e che non è andato bene e aprendo una discussione politica anche con la sua maggioranza. A quel punto potrebbe mettere mano a un rimpasto. Ipotesi che circola in Municipio anche per le mutate condizioni politiche della sua maggioranza. Il M5S con la scissone ha due assessori ma solo tre consiglieri comunali. Giusto per fare un esempio. Il gruppo che porta il suo nome, altro esempio, di fatto non esprime nessun assessorato in maniera diretta. 

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