I Revisori: disastro bilancio del Comune di Napoli, stop alla spesa confermato

I Revisori: disastro bilancio del Comune di Napoli, stop alla spesa confermato
di Luigi Roano
Giovedì 16 Luglio 2020, 09:33
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I Revisori dei conti - come era prevedibile - bocciano il bilancio consuntivo del 2019 del Comune. Il primo dove viene riconosciuto la reale altezza del debito che ammonta alla bellezza di 2,7 miliardi, ai quali se ne aggiungono altri 86 milioni maturati negli ultimi mesi. Molti i rilievi dei Revisori che condizionano il parere positivo per «l'approvazione del rendiconto dell'esercizío finanziario 2019, previa immediata applicazione delle maggiori quote di disavanzo». Al di là del tecnicismo il Comune deve rimodulare le rette del debito - che si estinguerà non prima dei 30 anni - da versare allo Stato. Numerose le criticità rilevate dall'organo di revisione contabile tra queste è stata individuata quella della mancata dismissione del patrimonio immobiliare. Il Comune aveva messo a bilancio incassi per circa 80 milioni ma ne sono arrivati nelle casse appena 7.

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«Il processo di dismissione - scrivono i Revisori - costituisce una leva fondamentale del piano di riequilibrio; i notevoli ritardi accumulati nel conseguimento degli obiettivi contenuti nel piano hanno avuto ripercussioni evidenti e diretti sull'assorbimento della quota annuale del disavanzo complessivo». Grave la situazione anche sul fronte della riscossione dei tributi comunali. Fa come sempre sensazione la riscossione delle multe per violazione al Codice della strada. L'anno scorso sono state comminate multe per 126 milioni, ma nei forzieri di Palazzo San Giacomo sono entrati solamente 19,5 milioni, un indice di riscossione pari al 15,5 per cento. Più semplicemente per ogni 10 euro di multe i comune di euro ne incassa 1,5. In queste condizioni è impossibile che il Comune possa risollevarsi soprattutto se si considera che l'indice di riscossione di tutte le gabelle municipali non arriva al 50%.

GLI EFFETTI
Nonostante la situazione disperata dei conti, il Comune non dichiarerà il default, anzi, il sindaco de Magistris e la sua squadra potranno dormire sonni tranquilli grazie a un emendamento nel Dl Semplificazione - come anticipato da Il Mattino - che congela tutte le sanzioni e il dissesto finanziario fino a giugno dell'anno prossimo. Quando a Palazzo San Giacomo ci sarà un altro sindaco, perché de Magistris non è più ricandidabile per il limite dei due mandati. Il Covid è venuto - nella sostanza - in aiuto di Palazzo San Giacomo: «In considerazione della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell'epidemia - si legge nel testo - è sospesa fino al 30 giugno 2021, nel caso in cui l'ente locale abbia presentato, in data successiva al 31 dicembre 2017 e fino al 31 gennaio 2020, un piano di riequilibrio riformulato o rimodulato, ancorché in corso di approvazione a norma delle leggi vigenti in materia l'applicazione» della norma che porta al dissesto. Congelate - nella sostanza - le misure della Corte dei Conti contro Palazzo San Giacomo. L'emendamento - come si diceva - è al vaglio del Senato, ma nulla lascia supporre che possa subire modifiche perché nessuno, nemmeno la Corte dei Conti, si vuole assumere la responsabilità di far fallire la terza città d'Italia. In questo contesto il Comune ha fatto na richiesta di anticipazione di liquidità a Cassa Depositi e Prestiti pari a mezzo miliardo per pagare una parte dei creditori del Comune. Da 26 mesi non vedono un euro, cioè dal mese di aprile del 2018. La prima rata a Cdp verrà saldata soltanto a ottobre del 2022.
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