«Il presidente della Regione, De Luca, mi dice che io non ho titolo a partecipare all'unità di crisi regionale e che non mi deve dare altri dati rispetto a quelli che ci forniscono. Trovo questa sua risposta sconcertante». Lo ha detto all'Ansa il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in riferimento alla risposta avuta dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla lettera in cui il primo cittadino chiedeva di poter partecipare all'Unità di crisi e di avere dati «precisi, chiari e puntuali» rispetto alla diffusione del contagio in città e nell'area metropolitana.
«Il presidente mi ha risposto affermando che io non ho titolo a partecipare alle riunioni dell'Unità di crisi, cosa che invece avviene in altre parti del nostro Paese, spiegando che i Comuni sono adeguatamente rappresentati dal delegato dell'Anci - ha riferito de Magistris - trovo questa risposta veramente incommentabile considerando che io ho offerto la collaborazione della città e dell'area metropolitana che rappresenta tre milioni e mezzo di abitanti e il 56 per cento della popolazione campana con il solo obiettivo di poter lavorare insieme».
Una risposta che secondo de Magistris è «in contrasto anche con quanto affermato dal ministro Speranza che ha evidenziato come nell'applicazione dell'articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute, la Repubblica deve essere unita».
Al Comune di Napoli dunque continueranno ad arrivare i dati del contagio generici senza l'indicazione della diffusione sui singoli territori. «In questo modo - ha affermato de Magistris - non c'è la possibilità di avere cognizione dell'evoluzione del virus, di come sta girando nè di come si sta operando su territorio.