De Luca, l'iter sullo stop dopo la proclamazione

Un incontro breve, negli uffici giudiziari salernitani. Il procuratore capo Corrado Lembo e il presidente facente funzioni del tribunale Bruno De Filippis, in riunione per concordare le procedure da seguire sulla vicenda della sospensione del neo governatore campano Vincenzo De Luca. Procedure, nel rispetto della legge Severino: è la cancelleria del tribunale o del pm a dover informare il prefetto della sentenza di condanna di primo grado, che è motivo di sospensione per diciotto mesi dalla carica di presidente della Regione.



I vertici giudiziari salernitani hanno così concordato che sarà il presidente De Filippis a chiedere all'ufficio centrale elettorale della corte d'appello di Napoli la comunicazione in tempo reale della proclamazione del governatore. Subito dopo, il testo della sentenza di condanna di De Luca sarà trasmessa al prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone che dovrà informare i ministri degli Affari regionali e dell'Interno.



È a quel punto che la palla passerà al governo. Spetta al premier Matteo Renzi, infatti, firmare il decreto di sospensione del presidente De Luca. E qui la questione si farà delicata, perché riguarda i tempi possibili della firma del decreto. Lo ha spiegato il presidente di sezione del Consiglio di Stato ed ex ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Tre le possibili ipotesi praticabili per altrettante interpretazioni delle norme, con il solo precedente del consigliere regionale ed ex governatore del Molise, Michele Iorio.



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