Elezioni comunali a Napoli, Lanzotti vede Sarracino: «Forza Italia dialoga con il Pd»

Elezioni comunali a Napoli, Lanzotti vede Sarracino: «Forza Italia dialoga con il Pd»
di Carlo Porcaro
Sabato 31 Ottobre 2020, 11:00 - Ultimo agg. 14:01
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Il campo largo a cui il Pd sta lavorando per il Comune di Napoli potrebbe essere larghissimo. Dal centrosinistra a pezzi di centrodestra, passando per il Movimento Cinquestelle. «Non deve esserci per forza soltanto lo schema che sostiene il Governo nazionale ovvero Pd-M5S-Italia Viva», è il ragionamento di partenza sottoposto dal segretario provinciale dem Marco Sarracino nell'incontro avuto con il coordinatore cittadino di Forza Italia, Stanislao Lanzotti. Nei giorni scorsi si è tenuto un faccia a faccia per verificare le condizioni per una possibile convergenza programmatica. Fi sarebbe disposta a rinunciare al proprio simbolo per aderire, spaccando l'unità del centrodestra, ad un progetto civico con un candidato sindaco indicato dal Pd sottraendosi così al condizionamento che vorrebbe esercitare il governatore Vincenzo De Luca. I nomi su cui si sta provando a cucire con il mondo dei partiti e quello associazionistico restano i due ministri napoletani, Enzo Amendola e Gaetano Manfredi, con il primo in pole position anche se troppo marcato politicamente. 

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Ammette il confronto senza nascondersi lo stesso Lanzotti. «Ci siamo incontrati ed abbiamo discusso di Napoli convenendo sull'impostazione da dare alla città per i prossimi 10 anni: da qui a dire che saremo alleati il passo è ancora lungo però certamente accolgo con grande favore la dichiarazione di Marco sulla necessità di una legge speciale per Napoli».

Il coordinatore cittadino dei berlusconiani è ben consapevole che questa disponibilità provocherà una frattura con gli alleati Lega e Fratelli d'Italia, che infatti a livello nazionale si aggiorneranno per il tavolo con cui indicare i candidati sindaco a Napoli, Roma e Milano in primis. Non è che Lanzotti parla a titolo personale e quindi a livello regionale e nazionale lo smentiranno? «Il partito mi segue, spero lo facciano anche gli alleati. Il centrodestra deve aprirsi con generosità ad ogni discussione sui programmi e sui nomi che allarghino veramente il campo e non siano banalmente un posizionamento politico strumentale ad altre elezioni - commenta Lanzotti - Se il centrodestra non si limiterà al metodo romano di compensazione parteciperemo, altrimenti non siamo interessati». 

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In pratica, secondo Lanzotti ciò che resta di Forza Italia a Napoli alla luce delle ultime regionali intende dare vita ad un nuovo soggetto di ispirazione centrista insieme a renziani, Centro Democratico, Moderati nonché altre realtà di natura civica. L'obiettivo, difficile da cogliere considerando la ritrovata compattezza almeno sulla carta tra Salvini, Meloni e Berlusconi, è mettere insieme tutti coloro che respingono le modalità populiste della Lega. Al numero uno del Pd provinciale, l'omologo azzurro ha anche sottoposto una prima piattaforma su cui costruire un programma comune: rigenerazione urbana, gestione del patrimonio immobiliare, fruizione del mare, movida spostata al Centro Direzionale e al molo San Vincenzo, utilizzo del Recovery fund per opere viarie a partire da un lungo sottopasso in via Acton. Dal canto suo, Sarracino sta lavorando incessantemente alla ricucitura tra la carne viva della città e l'apparato politico: ha incontrato l'ex sindaco Antonio Bassolino che non esclude una discesa in campo, i rappresentanti dei movimenti civici che hanno riacceso il dibattito sulle sorti di Napoli ed appunto «le forze politiche moderate che rifiutano l'idea di essere alleati con un partito come la Lega che ha sempre lavorato contro i napoletani». 

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