Europee 2024, Vannacci in corsa al Sud: la Lega campana prende le distanze

Malumori per la scelta «calata dall’alto», i dirigenti minimizzano

Il generale Vannacci
Il generale Vannacci
di Dario De Martino
Sabato 4 Maggio 2024, 01:09 - Ultimo agg. 18:09
4 Minuti di Lettura

I candidati e i vertici del partito in mattinata in un albergo in via Ponte di Tappia, a due passi dal Municipio. Il capolista, praticamente solo senza nessun esponente della Lega al seguito, nel pomeriggio sul lungomare. Ecco la fotografia della distanza tra il generale Roberto Vannacci e il partito con cui si candida alle elezioni europee. «È stata una circostanza, nessuna polemica e nessun distacco», il senso delle parole di più di un esponente del Carroccio che prova a gettare acqua sul fuoco. Ma di certo, come capita spesso e capiterà ancora non solo nella Lega ma anche in altri partiti, ad alcuni esponenti locali la scelta calata dall’alto di schierare il generale non è andata giù. Una giornata, quella di giovedì, i cui strascichi interni alla Lega ma non solo, hanno avuto anche ieri una vasta eco. 

Ma andiamo con ordine. Partendo dal clima interno alla Lega che non è certo da squadra compatta attorno al capitano. Già la scelta di organizzare la conferenza stampa di presentazione dei candidati campani nella stessa giornata della visita napoletana del generale diventato noto per il discusso libro “Il mondo al contrario” ha destato sospetti.

Le ore successive hanno confermato che qualcosa non andava. 

Nessuno dei vertici del partito si nota in sala alla presentazione del libro organizzata da Luigi Mercogliano, presidente del comitato che porta il nome del libro e già esponente del gruppo Family day. Un passaggio lo fa Luigi Barone, candidato sannita che correrà alle elezioni. Si nota anche Emanuele Papa, consigliere municipale e coordinatore della Lega giovani, che pubblica le foto sui social. Poi nessun altro esponente del Carroccio campano si mostra in sala. Il tutto proprio mentre anche al Nord monta la polemica con uno dei big storici del partito come il governatore del Veneto Luca Zaia che annuncia di non votare il generale per favorire esponenti del territorio. Meccanismo simile avviene anche al Sud? Non proprio. Non ci sono grandi fan del generale nel partito.

Ma non ci sono nemmeno esponenti che rimproverano apertamente Matteo Salvini per averlo candidato. Anzi, a sentire vari esponenti della Lega campana, anche il doppio appuntamento non è sintomo di polemica: «Era già stata organizzata per il 2 maggio la conferenza stampa per presentare i candidati campani e nello stesso giorno è capitato l’appuntamento di Vannacci. D’altronde lui è un candidato indipendente all’interno della Lega e fa la sua campagna elettorale», il ragionamento che fa più d’uno tra i leghisti campani. I fatti di giovedì, però, dicono altro. 

 

Intanto tengono ancora banco i tafferugli e la contestazione al generale che c’è stata giovedì sul lungomare. E non solo. Anche a Livorno Vannacci ha trovato i contestatori pronti ad accoglierlo. Temi su cui è intervenuto il leder leghista Salvini che più di tutti ha voluto la candidatura del generale: «Sono orgoglioso che abbia scelto la Lega per cambiare l’Europa e mi spiace che si faccia ricorso a forme di violenza per impedire a noi di parlare. Io sono per il confronto civile, non per il lancio di oggetti come è avvenuto a Napoli o a Livorno nei giorni scorsi. Ci sono sale piene - ha concluso il vicepremier - per ascoltare le nostre idee».

Video

Ma anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sollecitato dai cronisti, ha parlato delle proteste di giovedì: «Non condivido nulla di quello che dice Vannacci, ma noi siamo in una democrazia e quindi tutti si possono esprimere e si devono poter esprimere perché il valore della democrazia è dato dalla libertà d’espressione», dice il sindaco. Per il primo cittadino «tutti devono anche poter contestare nel momento in cui avvenga sempre in maniera civile. Noi condanniamo qualsiasi forma di violenza da qualsiasi parte venga». Intanto nelle fila della Lega arriva Alessandra Caldoro, ex esponente di Fratelli d’Italia e sorella dell’ex governatore Stefano Caldoro. «Un profilo importante» dice il commissario Claudio Durigon.

© RIPRODUZIONE RISERVATA