Ex Provincia, lite sugli staffisti;
il centrodestra: «Clientelismo»

Ex Provincia, lite sugli staffisti; il centrodestra: «Clientelismo»
di Valerio Esca
Sabato 8 Ottobre 2022, 11:30 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 09:25
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Centrodestra sugli scudi dopo l'ultima informata di staffisti in Città metropolitana. Il sindaco Gaetano Manfredi ha inviato agli uffici competenti di piazza Matteotti l'elenco con i nominativi dei 27 aspiranti nuovi collaboratori «ai fini della realizzazione degli obiettivi dell'amministrazione legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza». Ci sono volti noti e meno noti della politica, profili di area sponsorizzati dai partiti, qualche ex demagistriano di ferro convertito al manfredismo, ma anche curriculum di tutto rispetto. Per non parlare degli staffisti in quota centrodestra. Un'operazione che accontenta tutti, o quasi. Perché dalla barricata opposta a quella dell'ex ministro c'è chi a questa operazione da manuale Cencelli si dice contrario.

«Se il sindaco Gaetano Manfredi ha intenzione di sperperare i soldi del salva-Napoli per operazioni di clientelismo e per compensare, con incarichi pubblici, l'incapacità palese del centrosinistra cittadino di completare le giunte delle Municipalità o, ancora, per recuperare qualche ex in cerca di stipendio fisso, sappia che avrà una strenua opposizione». A dirlo, a nome di tutti i consiglieri regionali del centrodestra, sono i tre capigruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega: Annarita Patriarca, Michele Schiano di Visconti e Severino Nappi, i primi due neoeletti in Parlamento. «Il sindaco Manfredi si ricordi piuttosto, che è stato eletto anche presidente della Città Metropolitana - rimarcano i tre - e, come tale, cominci ad occuparsene sul serio. A cominciare dall'approvazione del Piano territoriale e dal Piano strategico che mancano da anni, per finire alle proprie competenze in materia di scuole, di trasporto pubblico e di sostegno vero e non a chiacchiere ai Comuni che in questo momento sono in ginocchio». «Se la destinazione dei fondi del salva-Napoli è questa, allora c'è qualcosa che non va - concludono - La nostra idea di sviluppo non è quella della distribuzione delle mance».



Il primo cittadino nella direttiva inviata agli uffici di piazza Matteotti specifica: «Reputo necessario procedere all'assunzione di personale di staff ex articolo 90, in linea con il mio programma politico-amministrativo». Con delibera sindacale del 19 luglio Manfredi ha infatti istituito la cabina di regia per la governance del Pnrr e dei fondi europei, con «il compito di indirizzare e coordinare l'attuazione degli interventi previsti dal Piano e dai fondi strutturali della Ue». Tre i contratti full time, tre i part-time al 70%, due al 50%, tre al 40%, ben 16 i part-time al 35%. Con stipendi che vanno da 400 a 1700 euro al mese. Tra i profili indicati spicca quello di Vincenzo Ruggiero, ex consigliere comunale dei Ds a Napoli, poi assessore al Bilancio a San Giorgio a Cremano, ex segretario cittadino dell'Italia dei valori, che ha fatto anche parte della segreteria campana dei dem. Dovrebbe occuparsi di supportare l'attività di indirizzo e controllo nelle materie afferenti alla cabina di regia sul Pnrr istituita dall'ex rettore. Gli altri due contratti full-time andranno a Mirella Paolillo, che arriva dalla Federico II e si occuperà di supporto in materia di comunicazione, e Mario Molino, molto vicino a Giovanni Porcelli, capogruppo in Consiglio regionale di Campania libera.

Tra i tre collaboratori al 70% c'è Sara Petricciuolo ex consigliera di demA della terza Municipalità, oggi iscritta al M5S, con funzioni di supporto per gli indirizzi in materia di Beni confiscati alla criminalità. Tra i part-time al 35% Arnaldo Maurino, ex assessore nella decima Municipalità nella scorsa consiliatura in quota demA, prima ancora consigliere comunale del gruppo di Napoli è tua. Entrerà in Città metropolitana, in quota gruppo della sinistra, per il supporto agli indirizzi in materia di tutela e valorizzazione del verde.

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