Napoli, azienda a rischio crac: ​introvabili i biglietti per bus e metrò

Napoli, azienda a rischio crac: introvabili i biglietti per bus e metrò
di Elena Romanazzi
Lunedì 1 Giugno 2020, 00:00 - Ultimo agg. 16:57
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«Per favore un biglietto da 1 euro e 10». «Sono finiti». «Allora mi dia uno da 1 euro e 60». «Sono finiti anche quelli». La risposta è sempre la stessa e i tabaccai sono stufi di dover replicare così alle richieste. C’è chi ha messo un cartello ben in vista con la scritta «ticket esauriti», chi invece lo ripete a voce nella speranza che prima o poi questi biglietti vengano consegnati così come gli abbonamenti. «Siamo al 31 maggio e non avere nulla è avvilente, da giorni chiamiamo chi consegna i titoli di viaggio senza avere risposta, non sappiamo più cosa fare». Salvatore Mele con il fratello Nino gestisce una tabaccheria in via Giordano Bruno ma in tutta la zona non c’è un esercizio, edicole comprese, che sia stato rifornito malgrado le pressanti richieste. 

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Già dai primi di maggio le scorte erano esaurite in buona parte della città. La fine del lockdown, la riapertura dei negozi e di molti centri commerciali con un flusso di passeggeri sui mezzi pubblici in ripresa ha mandato ko tutto il sistema di vendita. Scorte esaurite alle macchinette automatiche, tabaccai sprovvisti, edicole idem ad eccezione di qualche punto vendita presente all’interno delle stazioni della metropolitana. Ma sugli abbonamenti si è completamente in alto mare. L’Anm segue con attenzione l’evolversi della vicenda. Non è l’unica azienda di trasporto pubblico locale ad essere in difficoltà facendo parte del Consorzio Unicocampania, ma tutti i consorziati perché alla fine i biglietti mancano ovunque, Avellino, Benevento, Salerno, Caserta. Un problema non di poco conto. Legato alle difficoltà di Giraservice che ha un debito non marginale - pari a due milioni di euro - con il Consorzio. 

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Generalmente gli abbonamenti mensili vengono consegnati intorno al 25 del mese, se non qualche giorno prima. Ognuno fa le sue richieste in base alle vendite, sono quasi sempre le stesse ad eccezione dei biglietti. 
I rivenditori vengono riforniti una volta alla settimana o ogni 15 giorni. Da venti giorni la società distributrice - Giraservice - non consegna i titoli di viaggio. Per sopperire alle carenze ed anche alla rabbia degli utenti, 48 ore fa alcuni dipendenti del Consorzio Unicocampania hanno rifornito le tabaccherie all’interno delle stazioni del metrò e delle funicolari. In tutto 25 tabaccai, una goccia nel mare visto che solo a Napoli sono 600 (1800 compresa la provincia), rispetto alle richieste. Ma di più al momento non si poteva fare. 
 


«I biglietti dei trasporti sono finiti in troppi punti vendita e molti nostri associati - spiega il presidente provinciale della Fit Francesco Marigliano - nonostante li abbiano ordinati da tempo, non riescono a rifornirsi come vorrebbero. Una situazione molto spiacevole per noi tabaccai, abituati ad offrire alla clientela i servizi di cui più ha bisogno. Il tutto, nel più assordante silenzio da parte della Giraservice, la società che gestisce il servizio distribuzione». «Nei giorni scorsi - aggiunge Marigliano - ho scritto al presidente della Regione Vincenzo De Luca e al prefetto di Napoli Marco Valentini. Vorremmo conoscere urgentemente le motivazioni che stanno causando questo grave disservizio di cui i tabaccai non hanno alcuna responsabilità pur subendone gli inevitabili effetti conseguenti al disappunto della clientela. Sono 2 anni che in Campania c’è qualcosa che non va nella distribuzione dei titoli di viaggio - sottolinea Marigliano - l’abbiamo denunciato diverse volte insieme alle associazioni degli edicolanti ma la politica sembra essere disattenta alla questione. Adesso non possiamo tollerare una ulteriore emergenza: la Regione e i vertici del Consorzio devono affrontare la questione. Anche le emettitrici automatiche di biglietti sono state ricaricate ma solo in alcuni punti ed inevitabilmente - soprattutto nelle fermate di alcune funicolari - si sono create code di utenti e nervosismi generalizzati.
Anm - rispetto alle proteste - si è difesa. «L’azienda non ha responsabilità diretta sulla distribuzione dei biglietti ai rivenditori e condivide con i cittadini il momento di difficoltà per il mancato approvvigionamento dei titoli di viaggio». Anm, che fa parte del Consorzio Unicocampania, «è consapevole delle difficoltà nel sistema di distribuzione dei biglietti dopo il lockdown e si è resa disponibile a sostenere gli sforzi per ovviare al blocco». Ma la soluzione tarda ad arrivare.

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