Elezioni 2022, a Napoli il grande match tra big spacca i napoletani indecisi

Elezioni 2022, a Napoli il grande match tra big spacca i napoletani indecisi
di Valerio Esca
Martedì 23 Agosto 2022, 23:50 - Ultimo agg. 25 Agosto, 07:30
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A Chiaia e nella zona occidentale della città c’è l’imbarazzo della scelta. Nel collegio dell’uninominale numero 2 di Campania 1, per un posto alla Camera, si sfideranno una distesa di big. Il ministro per il Sud Mara Carfagna (Azione-Iv), il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (centrosinistra), la senatrice uscente Maria Rosaria Rossi, ex consigliera e fedelissima del cavaliere Silvio Berlusconi (centrodestra in quota Toti), l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa (M5S) e l’avvocato Domenico Ciruzzi (Unione popolare con de Magistris). Tutti volti noti e figure conosciute in città, ma accaparrarsi i voti non sarà semplice. Il collegio denominato Napoli-Fuorigrotta (dove tra gli outsider correranno anche Giuseppe Aiello, Partito comunista; Francesco Amodeo, Italexit; Angela Baiano, Noi di Centro; Rosa Spadafora, Sovranisti; Umberto Tozzi, Popolo partite Iva), raggruppa Chiaia, San Ferdinando, San Giuseppe, Montecalvario, Avvocata, Stella, San Lorenzo, Mercato, Pendino, Porto, Posillipo, Bagnoli, Fuorigrotta, Soccavo, Pianura, Chiaiano. 

Ma cosa ne pensano i cittadini dei quartieri? C’è chi chiede vivibilità dei territori e azioni contro la movida molesta, chi tempi certi per il rilancio dell’area di Bagnoli e più attenzione ai temi sociali. Altri invece attendono la bonifica del litorale dell’area Ovest da decenni. Alcuni non si fidano e attendono di leggere i programmi. Da Chiaia, Caterina Rodinò, che presiede il comitato «Chiaia viva e vivibile», spiega: «Noi per fortuna siamo un comitato apolitico e apartitico, il nostro unico interesse è tutelare la vivibilità del nostro quartiere.

Prima di dare un giudizio vorrei capire quali siano le priorità dei candidati. Credo sia necessario lavorare ad una norma nazionale contro la movida molesta, altrimenti siamo di fronte alle solite chiacchiere». 

Roberto Biscardi, titolare del ristorante del lungomare «I re di Napoli» si spinge oltre: «Io voterò per Mara Carfagna» dice. Come mai? «La ministra conosce i problemi della città». Edvige Nastri dell’associazione Cittadinanza Attiva, vive a Posillipo ed è molto attiva sul territorio di Chiaia: «Il mio è un pensiero personale, ognuno all’interno dell’associazione si identifica in ciò che meglio crede. Farò le mie valutazioni, ma oggi il voto lo darei alla Carfagna, che ha una storia politica di serietà».

Da Fuorigrotta a Bagnoli sembra sia comune la sfiducia verso i partiti e i candidati più o meno noti. Il commento di Eddy Sorge, del laboratorio politico Iskra di Bagnoli e rappresentante dei Cobas, è tranchant: «È una campagna elettorale aliena e lontana dalla realtà, comprese le scelte dei candidati sui territori, tutti legati a logiche di spartizione e non espressione di qualcosa. Per l’autunno, resti in piedi la maggioranza di unità nazionale o nasca un altro governo, qualsiasi sia il colore, è necessario lavorare al rilancio delle iniziative di lotta. Solo l’organizzazione dal basso, lo sciopero di chi subisce i danni e paga i costi sociali di tutto questo può invertire la rotta». 

Alessandro Lo Monaco, titolare del salone da uomo «Zio Frank» a Bagnoli, ha deciso invece di appoggiare Italexit: «È un partito di rottura, che rispecchia il mio pensiero. Non sono europeista e credo che i problemi da affrontare siano enormi: bisogna diminuire le tasse che ammazzano noi commercianti ed affrontare seriamente il caro bollette». 

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C’è poi l’aspetto green che i cittadini chiedono di mettere in cima alle priorità. Giuseppe Esposito, presidente di «Arci-mare Bagnoli» evidenzia: «Chiediamo di dirci la verità su Bagnoli. Nessun Governo è stato capace di darci dei tempi certi sul termine delle bonifiche. Aspettiamo da anni la restituzione del nostro litorale oggi non balneabile. Sono di sinistra ma voterò chi mi darà i tempi certi per la realizzazione di questo territorio». 

Infine una giovane ambientalista di Soccavo, Mary Battistino, sottolinea: «Chi veramente vuole mettersi in gioco oggi e ha deciso di candidarsi in questo collegio, dovrebbe pensare prima di tutto a come ridare un po’ di fiducia alle persone, che sono confuse e completamente sfiduciate. A Napoli si dovrebbe partire dall’assumere più personale che si occupi del verde. Ci sono interi polmoni degradati e abbandonati. Le strade sono impraticabili e non ci sono controlli per chi sporca. Ognuno fa quello che vuole perché i cittadini si sentono abbandonati. Spero che chi vinca il collegio si ricordi di noi. C’è tra i candidati Sergio Costa, ex ministro dell’Ambiente, sto seriamente valutando di appoggiare la sua candidatura». 

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