Di Maio, De Luca benedice lo strappo: «Serve un'unica forza politica riformatrice»

Di Maio, De Luca benedice lo strappo: «Serve un'unica forza politica riformatrice»
Mercoledì 22 Giugno 2022, 13:30 - Ultimo agg. 21:15
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Il governatore campano Vincenzo De Luca dice di guardare con interesse a quello che sta accadendo nei Cinquestelle, con la scissione del gruppo che fa capo a Luigi Di Maio, e indica nella costituzione di una grande forza riformatrice l'obiettivo da perseguire. «Se ci sono componenti politiche che vivono un processo di maturazione - ha commentato stamattina a margine di un appuntamento in Regione - che escono dall'infantilismo, dalla demagogia, in qualche caso da posizioni di vera e propria stupidità, io credo che questo sia un bene per il Paese. Io rimango convinto della necessità di avviare un programma costituente per una grande unica forza politica riformatrice nel nostro Paese. Questo dovrebbe essere l'obiettivo. Ho scritto qualcosa in queste settimane tentando di offrire una piattaforma programmatica che potrebbe essere la base per la discussione per un processo costituente. Possiamo governare l'Italia avendo questo pollaio politico? Nell'area progressista vi sono una decina di forze, questo è ridicolo».

Così il presidente della Regione identifica il ministro degli Esteri come un possibile interlocutore per un progetto comune. «Per le dichiarazioni che ha fatto credo proprio di sì.

Se parla di concretezza, di rifiuto della demagogia, se ricorda a me che uno non vale uno, io che c'ero arrivato dieci anni fa per la verità, forse ci poteva arrivare un pò prima, ma meglio tardi che mai, dico di sì». 

«È del tutto evidente - ha sottolineato - che queste componenti rispondono più a esigenze di ceto politico che a esigenze dell'Italia. L'Italia ha bisogno di un grande soggetto politico che abbia una base programmatica chiara, solida. Da questo punto di vista, se c'è un'innovazione anche nell'ambito dei Cinque Stelle. Se c'è un processo di maturazione politica, credo che debba essere guardato con grande rispetto e anche con grande interesse. L'importante è entrare nel merito dei problemi e chiarire i programmi, senza ambiguità». Netto il giudizio sulle sorti del governo: «Sono fra quelli che credono che il governo non cadrà». 

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«In genere - ha successivamente spiegato De Luca, rispondendo a chi gli chiedeva se le vicine elezioni potessero essere un ostacolo al progetto di un'area riformista - è un problema, in vista della campagna elettorale ognuno cerca di rimarcare le proprie differenze rispetto agli altri per guadagnare più voti, ma penso che prima o poi dovremo arrivare a fare questa scelta, una grande forza riformista seria con un programma di base fondamentale e anche, se possibile, una grande forza moderata, chiaramente europea ed europeista che possa dare vita a una dialettica corretta da Paese moderno. Così l'Italia non può reggere sicuramente».

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