Manfredi, pressing sul governo: aiuti per Napoli o città paralizzata

Manfredi, pressing sul governo: aiuti per Napoli o città paralizzata
di Emma Onorato
Martedì 2 Novembre 2021, 12:10 - Ultimo agg. 3 Novembre, 07:18
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A margine della celebrazione commemorativa del 2 novembre, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ha toccato il tema sulla finanziaria: «Sono fiducioso, è una partita complessa perché la situazione del Comune è difficile, però ci stiamo lavorando. Chi conosce la dinamica della finanziaria sa che la complessità dell'intervento normativo richiede un percorso articolato: ci sono delle complessità tecniche, economiche ed anche politiche. Io sono fiducioso che però ci sarà un intervento, perché è chiaro che senza alcun intervento la città è paralizzata».  

 

La movida partenopea continua a destare preoccupazione, e a seguito degli ultimi episodi registrati in città - come il caso dei due locali chiusi a Bagnoli - il sindaco interviene dichiarando: «Abbiamo già cominciato con degli interventi di controllo che sono stati concordati in prefettura con un intervento interforze, il corpo ella polizia municipale sotto il coordinamento dell'assessore De Iesu che sta lavorando sui controlli.

Poi è chiaro che non possiamo in pochi giorni risolvere dei problemi che si sono accumulati in 10 anni. Si è creata anche una abitudine da parte dei giovani di aggregarsi ed anche al non rispetto delle regole, quindi poi riportare i buoi nella stalla non è semplice. Comunque abbiamo già iniziato da due settimane, cioè da quando mi sono insediato con una serie di controlli. Da oggi invece ci sarà un calendario di incontri tra l'amministrazione comunale, l'assessore de Iesu, l'assessore Armato, gli esercenti ed i residenti per organizzare una serie di interventi a partire da un cambio dei regolamenti e di orari. Ci sarà tanto da lavorare, non ci dobbiamo aspettare di risolvere i problemi in un giorno, però è una delle priorità. Devo dire che ne ho parlato anche con il prefetto Palomba - che sta per arrivare a Napoli - e ci siamo confrontati su questo tema. Torino ha vissuto e vive problemi simili a Napoli, quindi non è solo un problema nostro. Purtroppo c'è questa abitudine, soprattutto dei giovanissimi di aggregarsi e di ubriacarsi e questo è un tema anche sociale, non solo di regole. C'è un grande lavoro da fare però noi saremo in prima linea per cercare di dare una risposta ad un'emergenza che è reale». 

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Invece sull'ipotesi di eliminare la delibera che sta consentendo agli esercenti di svolgere attività commerciali all'aperto con l'occupazione del suolo pubblico mediante i tavolini dichiara: «Quella è una norma che deriva da una autorizzazione nazionale legata al Covid, è chiaro che noi progressivamente dobbiamo tornare alla normalità. Progressivamente perché quella è una situazione emergenziale, e che quindi ha una logica tale. Nel momento in cui finisce l'emergenza la pandemia si esaurisce, a quel punto si tornerà alle regole normali, certo non possiamo avere una città invasa da tavolini, questo mi sembra ovvio», conclude.

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