Manfredi sindaco di Napoli: «Entro sabato la giunta, saremo la città del fare»

Manfredi sindaco di Napoli: «Entro sabato la giunta, saremo la città del fare»
di Luigi Roano
Martedì 19 Ottobre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 20 Ottobre, 09:46
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«Mi sono insediato oggi (ieri ndr), non potevo fare la Giunta prima, la definizione avverrà nelle prossime ore. In settimana ci sarà la Giunta». Questa la promessa del neosindaco Gaetano Manfredi. Entro sabato - quindi - ci sarà la squadra di governo del Comune. Manfredi sta spingendo forte sull'acceleratore per cercare di sedare le guerre interne ai principali partiti della coalizione che lo sostiene, vale a dire Pd e M5S. Anche perchè il resto del centrosinistra inizia a spazientirsi. Gli alleati a fare i convitati di pietra non ci stanno. Ieri - con la proclamazione ufficiale dell'ex rettore - pure i numeri con i quali è stato eletto sono diventati ufficiali. È stato votato dal 62,9% dei consensi pari a 218.151 voti. Il ragionamento che fanno quelli della coalizione è di ordine molto pratico: con il 63 per cento dei consensi, fatte le consultazioni, se queste non hanno effetto e non danno l'esito sperato, Manfredi visti i numeri può prendere il coraggio a due mani e varare la sua squadra. Manfredi che a oggi ha due sole certezze: l'ex questore Antonio De Iesu e Edoardo Cosenza mentre rispetto agli altri, tra cui quello dell'ex assessore regionale della giunta Caldoro Caterina Miraglia Manfredi se la cava così: «Sono nomi giornalistici». Vedremo se davvero stanno così le cose perchè la Miraglia è certamente in corsa. Lo testimonia il fatto che a Graziella Pagano coordinatrice di Iv è stato fatto il discorsetto con il quale le è stato detto che non entrava in giunta: «Manfredi sarà uno splendido primo cittadino - dice la Pagano - su questo non ho dubbi. Occorre dargli una mano, ciascuno per ciò che può fare. Senza condizioni. Lo dobbiamo alla nostra città e al futuro dei nostri figli e nipoti» Insomma, come dire che a Manfredi l'ex parlamentare ha consegnato un messaggio chiaro. Ho fatto un passo di lato io - questo il ragionamento - per far quadrare il cerchio ora caro Gaetano non farti scrupoli nemmeno con gli altri pretendenti a una poltrona di assessore perchè non è possibile accontentare tutti. Con il 63% dei consensi e un gruppo di sua diretta emanazione con 5 consiglieri comunali effettivamente il sindaco può accelerare come sta facendo in queste ore. Dove ai partiti con due consiglieri ha chiesto specialmente nomi al femminile. Ne vorrebbe 5 di donne in squadra il sindaco. 

Nel Pd vola sempre alto la nomination a vicesindaco del segretario metropolitano Marco Sarracino. Il pressing del partito nazionale su di lui per entrare nel governo della città è forte. Il pd è numericamente il primo partito della coalizione e deve tenere a bada non tanto le spinte del M5S, ma il fuoco amico di Vincenzo De Luca, il governatore. Ecco perché la segreteria nazionale vuole in giunta Sarracino come garante del Pd anche per placare le correnti interne al partito. Restano in ogni caso in corsa - a proposito di donne - Teresa Armato che rappresenta l'area del ministro Dario Franceschini in città, e Assunta Tartaglione molto vicina al governatore. Tra i candidati alla giunta c'è anche Leonardo Impegno. Nel Pd tiene banco sempre la questione del ricorso contro Aniello Esposito e Salvatore Madonna - entrambi della componente di Mario Casillo - condannati a sei mesi perchè coinvolti nel 2016 nell'inchiesta «listopoli». Dovesse essere accolto di primi due dei non eletti sarebbero Tommaso Nugnes e Pasquale Farinelli. Solo Nugnes è casilliano. E questo significa che la componente interna perderebbe un pezzo e non potrebbe ambire più a un assessore. In Napoli solidale, la federazione della sinistra i nomi di Francesco Dinacci e Peppe De Cristofaro sono in ballo, così come quello di Serena Sorrentino segretario nazionale Cgil funzione pubblica.

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E poichè Manfredi a Napoli solidale ha chiesto il nome di una donna ha le sue chance da giocarsi. Per il resto tengono botta Luca Bianchi direttore della Svimez in quota Giuseppe Provenzano vicesegretario del Pd. Stefano Consiglio, docente, collaboratore stimatissimo da Manfredi. Non è finita qui perché nel novero dei nomi che circolano all'impazzata in queste ore mancano ancora quelli el M5S bocciata Francesca Menna perchè uscente dalla giunta de Magistris e perchè candidatasi al Consiglio comunale, sono i paletti posti da Manfredi, resta a galla la candidatura di Sergio Costa ex ministro dell'Ambiente collega di Manfredi nel governo Conte. 

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