M5S, a Napoli nuovo ricorso contro il voto sullo Statuto: «Va annullato, riscontrate 18 violazioni»

M5S, a Napoli nuovo ricorso contro il voto sullo Statuto: «Va annullato, riscontrate 18 violazioni»
Venerdì 29 Aprile 2022, 17:12 - Ultimo agg. 30 Aprile, 11:01
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Nuovo ricorso degli attivisti pentastellati a Napoli che chiedono l'annullamento delle nuove votazioni sullo Statuto M5s. «A chi derubrica le regole a cavilli abbiamo contestato 18 violazioni di carattere sostanziale, perché la democrazia è questione di sostanza» affermano i ricorrenti rappresentati sempre dall'avvocato Lorenzo Borrè. «Sino all'ultimo abbiamo sperato in un intervento riparatorio di Beppe Grillo in qualità di Garante, che nell'ultima occasione in cui il Tribunale di Napoli accolse le nostre istanze si dichiarò “condom per la protezione del Movimento” ma purtroppo da parte sua c'è stato solo silenzio» aggiungono. 

«Abbiamo depositato ufficialmente un nuovo ricorso presso il Tribunale di Napoli assistiti dal nostro legale Lorenzo Borrè, costretti dal perdurare della conduzione autoreferenziale del M5S da parte di un manipolo di persone autoproclamatosi “dirigenza”. Il Movimento al quale siamo iscritti non doveva essere questo e i risultati del nuovo corso del M5S condotto in modo oligarchico e vestito da partito sono sotto gli occhi di tutti, e restituiscono la cifra del danno che ha cagionato la nuova “dirigenza” in violazione delle regole interne» annunciano otto attivisti che si dicono «costretti a ricorrere ancora una volta alla giustizia, per difendere quei valori e quei principi nei quali, insieme a Gianroberto Casaleggio, abbiamo creduto e continuiamo a credere in questi anni e nei quali hanno creduto milioni di altri cittadini come noi».

Il nuovo ricorso degli attivisti 5 Stelle sullo statuto del Movimento verte sulla legittimità dei soggetti che hanno convocato l'assemblea degli iscritti per le modifiche statutarie, è cioè Giuseppe Conte, Paola Taverna e Vito Crimi, e sulla violazione del principio di parità per quanto riguarda le candidature e, quindi, le nomine nei nuovi organismi statutari.

Soprattutto questo aspetto, spiega Lorenzo Borrè, il legale che ha presentato il nuovo ricorso a nome degli attivisti del Movimento, «è un principio fondamentale che nessuno può liquidare come cavillo visto che si tratta di una questione attinente al principio di uguaglianza dei soci». Su questa nuova istanza il Tribunale di Napoli potrebbe pronunciarsi entro l'estate mentre è attesa per il 17 maggio l'udienza per le conclusioni relative al precedente ricorso. In quella occasione verranno concessi i termini per le comparse conclusionali ed è quindi ipotizzabile che il procedimento si concluda subito dopo l'estate. 

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«Loro si divertono così. Ci sono alcuni attivisti che danno il loro contributo al Movimento facendo ricorsi in tribunale. Noi invece ci impegnamo a far politica: ognuno ha il suo hobby». Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte rispondendo a Casal di Principe, a Casa Don Diana, ai cronisti che gli chiedevano del ricorso presentato da attivisti napoletani in cui è stato richiesto l'annullamento delle votazioni di marzo. «C'è una controversia giudiziaria - ha aggiunto Conte - che va avanti per conto suo, io sono concentrato a far politica e impegnarci con uomini e donne che sono devoti al bene collettivo». 

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