Napoli, Mara Carfagna: «Non lasceremo sola la città, stavolta il Sud ce la può fare grazie al Pnrr»

Napoli, Mara Carfagna: «Non lasceremo sola la città, stavolta il Sud ce la può fare grazie al Pnrr»
Venerdì 5 Novembre 2021, 17:22 - Ultimo agg. 6 Novembre, 08:35
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Il ministro per il Sud Mara Carfagna è intervenuta al festival di Casa Corriere in corso al Palazzo Reale di Napoli.

Molti i temi affrontati legati al Sud e alla città di Napoli. Tra questi tiene banco il caso dei lavoratori Whirlpool di via Argine: «Sicuramente la sentenza di ieri è una sentenza con cui bisogna fare i conti. Anche da questo punto di vista ne ho parlato con il ministro Giorgetti nelle scorse ore, è all'attenzione del governo una soluzione che possa salvaguardare sia il sito produttivo che i lavoratori, anche attraverso la costituzione di un consorzio partecipato da Invitalia, - ma queste - ha proseguito il ministro - sono soluzioni all'attenzione del governo, anche su questo contiamo di dare risposte nel più breve tempo possibile».

Sulla questione del debito e del disavanzo che gravano sui bilanci del comune di Napoli il ministro fa sapere che il problema è all'attenzione del governo: «A Napoli c'è una gestione del debito e del disavanzo che è stata anche aggravata dalla gestione populista dei 10 anni dell'era de Magistris. Da questo punto di vista posso dire che la situazione è all'attenzione del governo, ci sono interlocuzioni in queste ore e quindi valuteremo la strada migliore per consentire a Napoli di non soccombere a debiti che sono diventati davvero molto pesanti».

Rassicura il ministro del Mezzogiorno.

«Sono stata consigliere comunale di opposizione a Napoli per 4 anni e mezzo - ha ricordato Carfagna - e conosco abbastanza bene la situazione dei conti del Comune di Napoli ed è una situazione che spaventerebbe chiunque. Non lasceremo sola Napoli».

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Il ministro si dice fiduciosa per la crescita del Sud che può sfruttare le risorse ingenti del Pnrr: «Stavolta ci sono tutte le condizioni perché il Sud sfrutti al meglio le risorse del Pnrr e colmi il gap col resto del Paese». «Il Pnrr - spiega - rappresenta davvero un'occasione importante per il Sud. Quando mi viene chiesto perché questa volta dovremmo farcela, io ricordo intanto la consistenza dei fondi, il 40% significa 82 miliardi di euro che si affiancano ai fondi strutturali europei e al fnsc, poi il metodo Pnrr, quindi un crono programma dettagliato, obiettivi intermedi e finali, poteri di sostituzione in caso le amministrazioni non dovessero farcela e un monitoraggio costante. E poi anche il clima politico - sottolinea - di ricostruzione nazionale di salvezza nazionale, il Pnrr non è una bandierina di una parte politica ma è il frutto di un lavoro condiviso e di un governo di salvezza nazionale sostenuto da quasi tutte le forze politiche che oggi si impegnano e ci mettono la faccia. Difficile dunque conclude il ministro che un domani sconfessino ciò che oggi stanno facendo e questa è una garanzia di continuità, serietà, solidità e stabilità».

Commenta poi l'allarme lanciato dal neo sindaco Manfredi sui fondi destinati al patto per Napoli: «Il sindaco Manfredi ha posto una questione che è all'attenzione del governo fin dal suo insediamento, cioè la necessità di rendere le Pubbliche Amministrazioni tutte, in particolare quelle del Mezzogiorno, strutturate in maniera tale da consentire loro di assorbire i fondi del Pnrr ma anche i fondi nazionali ed europei per la coesione. Il governo non è insensibile rispetto all' allarme lanciato». 

«È tanta l'attenzione del governo su questo tema - ha ribadito - che prima ancora di consegnare il Pnrr in Europa già a fine marzo con il ministro Brunetta abbiamo pubblicato un avviso pubblico per 2.800 tecnici ed esperti proprio per irrobustire le Pubbliche amministrazioni del Mezzogiorno. Questo bando ha consentito di selezionare quasi 800 profili, è stato pubblicato nei giorni scorsi un ulteriore avviso pubblico per coprire le posizioni mancanti, e abbiamo anche istituito un fondo per aiutare non solo i piccoli comuni con popolazione al di sotto dei 30mila abitanti, ma anche le province e le città metropolitane del Sud a dotarsi di un parco progetti necessario per accedere ai fondi del Pnrr». «Diciamo - ha aggiunto - che l'allarme lanciato da Manfredi è un allarme rispetto al quale il governo non è insensibile, siamo consapevoli delle criticità sollevate dai comuni, siamo già al lavoro per risolverle, laddove dovessero emergere ulteriori esigenze naturalmente siamo pronti a intervenire».

Infine un commento sulla leadership del centrodestra e i temi legati all'Europa: «Sui temi dell'euroscetticismo penso che chi come Salvini ambisce a essere il federatore della coalizione di centrodestra non può non tenere conto delle diverse sensibilità che ci sono nella coalizione e provare a fare sintesi avendo la statura del leader che si candida a governare il Paese. Siamo in un contesto in cui non è più conveniente contrastare a prescindere l'Europa. È una riflessione questa che va fatta».

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«Pensare che chi si candida a governare il Paese possa avere simpatie per partiti euroscettici è un lusso e un azzardo che non possiamo permetterci. Una cosa è fare la campagna elettorale da partito di opposizione, un conto da partito di governo che si candida a governare il Paese nel 2023 o prima se si dovesse andare a votare».  Conclude il ministro Carfagna.

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