Napoli: Castel Capuano, Mattarella apre la scuola di formazione per i magistrati

Il presidente della Repubblica atteso giovedì 23 marzo nella sede storica del tribunale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
di Leandro Del Gaudio
Venerdì 3 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 4 Marzo, 09:05
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Un’investitura autorevole, quella del Capo dello Stato, per dare il via alla sede napoletana della scuola di formazione della magistratura. Giovedì 23 marzo, nella sede del vecchio Tribunale di Castel Capuano, sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a tenere a battesimo all’anno formativo del 2023, un corso di formazione specializzato aperto a tutti i magistrati napoletani. Si tratta di una svolta qualche anno fa impensabile, destinata a “salvare” l’antico castello normanno, secoli fa sede del potere reale a Napoli, poi Tribunale, fino al rischio abbandono con il trasferimento dei fascicoli giudiziari al Centro direzionale.

Con la presenza del capo dello Stato a Napoli, viene infatti consacrata la centralità di Castel Capuano per gli studi giudici e per i corsi di aggiornamento.

Attese migliaia di giovani magistrati italiani freschi di concorso e di giuramento sulla Costituzione repubblicana. Una svolta tutt’altro che scontata, se si pensa che l’edificio monumentale del nostro centro storico diventa la seconda sede della scuola aperta alle toghe dopo quella di Scandicci, inaugurata alcuni anni fa. Una svolta decisiva, anche alla luce del rischio abbandono che aleggiava su Castel Capuano, antica sede del Tribunale napoletano. 

Ricordate cosa accadde nel 2006? Venne ultimato il trasferimento degli uffici nelle Torri del Centro direzionale, nel nuovo Palazzo di giustizia dedicato di recente ad Alessandro Criscuolo. Da allora, dalla fine del 2006, il destino di Castelcapuano è stato incerto. Decisiva la determinazione dell’ex presidente di Corte di Appello Antonio Buonajuto nel reclamare un ruolo centrale di Castel Capuano nella geografia formativa in materia di diritto. Un lavoro portato avanti dal presidente della Fondazione Castel Capuano Aldo De Chiara (ex magistrato napoletano) che ha ereditato il testimone dello stesso Buonajuto, proprio nella tutela degli spazi, delle mura, degli affreschi che hanno fatto da teatro di un pezzo di secolare storia napoletana e del sud Italia. Ma torniamo alla visita del presidente della Repubblica a Napoli. Ore 12, alla presenza delle massime cariche istituzionali della Regione, avrà luogo la formalizzazione di un lavoro che ha avuto inizio da un paio di anni, grazie alla dedizione del presidente della sede napoletana della scuola di magistratura Antonella Ciriello. Sarà presente anche il presidente della Scuola di formazione di magistrati Giorgio Lattanzi, a tutela di un lavoro che ora attende la consacrazione ufficiale. Da qui passeranno le nuove toghe. E sempre qui a Castel Capuano ci saranno corsi di aggiornamento e possibilità di confronto che rappresenteranno la spina dorsale del lavoro che verrà svolto tra il Salone dei Busti e nelle ex aule di giustizia napoletane. 

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Un’occasione di rilancio fortemente voluta dalle autorità cittadine, a partire dalla giunta comunale, anche alla luce dell’indotto che ruota da sempre attorno al Diritto e agli studi giudiridici in quel di Castel Capuano. Un rilancio che si staglia in uno scenario cittadino fortemente cambiato rispetto a qualche anno fa, quando si spensero le luce nelle antiche sale di giustizia. Basti ricordare il dinamismo commerciale legato al turismo, ma anche al cambio del volto di un pezzo di centro storico in relazione all’esplosione delle attività di ristorazione e di ricezione. Meno librerie, da queste parti, e più negozi di drink e di generi alimentari, all’insegna di un progressivo depauperamento sotto il profilo culturale. Ed è anche a questo che pensano i protagonisti della svolta, capaci di imporre Napoli - e Castelcapuano in particolare - come centro di confronto, dibattito e formazione, nella nuova sede distaccata per i magistrati di mezza Italia. 

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