Passa finalmente - al terzo tentativo e dopo mesi di discussioni - la delibera con annesso regolamento per il pagamento da parte dei privati di alcune prestazioni dei vigili urbani. E passa la variazione di bilancio - una delibera proposta dal sindaco Gaetano Manfredi - «per garantire la realizzazione delle attività culturali calendarizzate e programmate» servizio che fa capo appunto all'ex rettore. Dove si dirottano tre milioni della tassa di soggiorno su una serie di attività non attinenti al turismo «tra cui - spiega la capogruppo di Forza Italia Iris Savastano - 342 mila euro di consulenze: invece in tutte le altre città d'Italia, così come dovrebbe essere, i proventi della tassa di soggiorno sono reimpiegati per migliorare i servizi al turismo». La Savastano sula materia è molto critica: «Una variazione di bilancio che prevede la destinazione di risorse in materie non congrue, alcuni fondi saranno assegnati per manutenzione ordinaria di arredi di sale istituzionali, manutenzione e implementazione della piattaforma cinema, all'acquisto di mobili e arredi da destinare alle biblioteche fino ad arrivare a 342mila euro che vengono spesi per prestazioni specialistiche». A difendere la delibera solo l'assessora Teresa Armato che dai banchi della giunta ha chiarito «la massima trasparenza del provvedimento condiviso anche con le associazioni di categoria» e l'assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta che ha decretato la regolarità «tecnica e contabile dell'atto».
La seduta di ieri è stata movimentata per la maggioranza che sostiene Manfredi.
Si è rischiato il patatrac anche su questo attesissimo provvedimento che come chiarisce l'assessore De Iesu «è figlio di una legge dello Stato e impegna la parte contabile perché la Corte dei Conti sui mancati incassi dell'Ente è molto attenta». Le cose stanno così: a pagare di sicuro i servizi aggiuntivi saranno gli organizzatori delle gare di calcio al Maradona cioè la Ssc Napoli, gli organizzatori di concerti e di manifestazione dove si necessitano caschi bianchi aggiuntivi perché vengono chiuse strade e cambia il piano traffico. Nella sostanza il villaggio della Coldiretti di Piazza Municipio difficilmente si rivedrà in quel luogo e a quelle condizioni. Chi deve pagare e perché? Nel regolamento è chiarito che comunque a decidere le esenzioni dal pagamento è la giunta con delibera apposita. «La Corte dei Conti - conclude De Iesu - chiede assunzioni di responsabilità nella definizione di evento con finalità pubbliche e questo atto lo devono firmare gli assessori e il sindaco». Insomma, dal PizzaFest alla BufalaFest passando per sagra del baccalà che pure hanno il bollino dell'eccellenza napoletana e quindi finalità pubbliche non sono esenti dal pagamento questo lo può decidere solo la giunta. E «Sono di carattere privato tutti gli eventi, organizzati da privati, con o senza scopo di lucro». Il senso della legge è che i guadagni che arrivano nelle tasche dei privati non devono pesare sulla cosa pubblica. Chi non deve pagare? Tutte le manifestazioni che sono di interesse pubblico o patrocinate dal Comune, le manifestazioni sindacali «cerimonie funebri, feste patronali, in occasioni di ricorrenze religiosi e civili; le attività, le iniziative e gli eventi, organizzati da privati, che promuovano e diffondano l'affermazione dei diritti fondamentali della persona o la tutela delle persone fragili e o con disabilità, nonché quelle per la diffusione attiva dell'educazione motoria».