Pd, pasticcio tessere :rivolta in Campania sugli iscritti online

La norma effetto dell'inchiesta Oddati

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di Dario De Martino
Sabato 20 Gennaio 2024, 12:37
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Il tesseramento si farà soltanto online fino al 31 dicembre. Anzi no, dal 1° gennaio fino a fine mese si apra il tesseramento in presenza. E invece no, contrordine, bloccate il tesseramento nei circoli, si continua solo online. Storie di ordinaria follia in casa Partito democratico. In meno di un mese alle quattro segreterie provinciali campane sono arrivati due "ordini" completamente diversi da Roma relativamente al tesseramento 2024. Un vero e proprio pasticcio che sta mandando nel caos le segreterie campane dei dem, i circoli territoriali e pure i singoli iscritti.

Un caos su cui ancora non si è fatta totalmente chiarezza. Non sono pochi gli esponenti del Pd campano che sono pronti a fare rimostranze. Il blocco del tesseramento cartaceo solo in Campania viene visto come un'ingiustificata discriminazione nei confronti della Campania rispetto al resto d'Italia.

Dall'altro lato, però, la segreteria nazionale tiene ferma la volontà di lasciare alla Campania la volontà di tesserarsi solo online ricordando che il partito, a livello regionale, è commissariato proprio per uno caso relativo a tesseramento gonfiato. Per ora, però, su tutti i fronti le bocche restano cucite perché si prova a trovare un bandolo alla matassa per provare a chiudere, senza altri terremoti, il tesseramento a fine mese. Oggi ci sarà un confronto tra i segretari provinciali e il responsabile nazionale dell'organizzazione Igor Taruffi per trovare una soluzione. Ma se questa non ci fosse, i segretari provinciali potrebbero anche presentare un ricorso contro lo stop al tesseramento in presenza.

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Per provare a capirci qualcosa bisogna tornare indietro allo scorso 18 dicembre 2023. È in quella data che il responsabile dell'organizzazione della segreteria nazionale Igor Taruffi scrive a tutti i segretari regionali e provinciali d'Italia, compresi quelli campani: «Viste le numerose richieste pervenute dal territorio, per favorire la massima apertura nei confronti di tutti coloro che intendono iscriversi al Pd, vi comunico di aver prorogato l'iscrizione al Pd presso le strutture territoriali per l'anno 2023 fino al 31 gennaio 2024, mentre il tesseramento online chiuderà il 31 dicembre 2023». Su questa base i quattro segretari provinciali (di Napoli, Avellino, Salerno e Benevento, mentre Caserta resta esclusa perché, essendo lì il partito commissariato non ha mai visto partire il tesseramento) hanno allertato i circoli per organizzare delle giornate in cui aprire le sezioni agli iscritti per dar loro la possibilità di tesserarsi in presenza. Giovedì, però, ecco la doccia gelata. Alle 14 arriva una nuova lettera del responsabile dell'organizzazione Taruffi ai quattro segretari provinciali campani: «Sarà possibile effettuare il tesseramento 2023 fino al 31 gennaio unicamente on line e ovviamente rispettando le modalità previste dal regolamento vigente, ovvero con il massimo di 3 tessere per ogni singola tipologia di pagamento riconducibile alla medesima persona, quindi senza il bonifico cumulativo. Il tesseramento cartaceo non è autorizzato». E così, tutti i circoli che si erano già organizzati per gli eventi del tesseramento, hanno dovuto annullarli. E resta, inoltre, da risolvere il problema relativo alle tessere cartacee già fatte in questi primi 18 giorni del nuovo anno. Un pasticcio che, secondo quanto filtra dalla mozione Schlein, poteva essere evitato perché c'erano state comunicazioni informali per le quali si sapeva che il tesseramento cartaceo, per le quattro province campane, non si sarebbe potuto effettuare visto il commissariamento regionale vigente proprio per i casi di tessere gonfiate. E comunque a Roma vorranno passare ai raggi X tutto il tesseramento campano anche quando questo sarà finito.

Intanto, l'ennesimo caos interno ai dem, ha ritardato di nuovo la discussione sul congresso regionale. Giovedì i segretari provinciali, nell'incontro avuto nel pomeriggio con il commissario campano Antonio Misiani, hanno parlato soltanto dei problemi creati dal cambiamento in corsa relativi al tesseramento. L'appuntamento con Misiani, però, era già stato programmato e nell'idea dei segretari provinciali sarebbe servito a iniziare a parlare del tanto atteso congresso regionale che sia lo stesso Misiani che la segretaria nazionale Elly Schlein avevano promesso di voler tenere prima delle elezioni europee. Ma visto il clima e il caos che si è creato, le condizioni per un congresso regionale sempre più lontane dall'esserci.

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