Pnrr, De Luca contro il governo: «Si liquida la politica di coesione»

«Avreste mai immaginato che a Palazzo Chigi ci fosse il cabaret? Ho visto queste immagini, mi sono emozionato...»

Pnrr, De Luca contro il governo
Pnrr, De Luca contro il governo
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 4 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 5 Maggio, 07:05
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Uno scontro frontale con il governo. L'ennesimo che ingaggia il governatore Vincenzo De Luca. Non solo contro il ministro Fitto ma anche contro la premier Meloni per il messaggio del Primo maggio che scatena le repliche sdegnate di Fdi. Ma in particolare l'ex sindaco di Salerno se la prende contro il ministro per la Coesione sui progetti del Pnrr e usa come palco l'assemblea pubblica di Confindustria a Caserta.

«Il ministro Fitto si è inventato che, siccome non riusciamo a spendere i 200 miliardi del Pnrr e ci sono progetti che sicuramente non realizzeremo entro il 2026, prendiamo i progetti che non riusciamo a realizzare e li finanziamo con il Fondo sviluppo e coesione, la cui scadenza è nel 2029.

Il risultato è che da 9 mesi stanno bloccando 21 miliardi di euro che sono pronti, destinati per l'80 per cento al Sud», attacca De Luca nel suo intervento di ieri mattina a Caserta.

Poi aggiunge: «Nell'indifferenza generale stanno compiendo un atto di delinquenza politica. In Italia in questo momento si sta liquidando la politica di coesione. Già la politica di coesione era liquidata prima, perché in gran parte i fondi europei coprivano le risorse ordinarie e non erano aggiuntivi, ma ora stanno togliendo anche i fondi destinati necessariamente al Sud». «Io voglio essere fiducioso, ma in queste condizioni è dura, è complicato, veramente dobbiamo passare alla lotta armata, non voglio dire il lanciafiamme ma siamo a quel punto», rimarca lui facendo presente come «il Sud è oggetto di una rapina clamorosa da decenni». Infine snocciola di nuovo i numeri delle risorse mancanti. «Lo dico non essendo un amministratore abituato alla lamentazione, sono abituato a combattere e sono pronto ad accettare la sfida dell'efficienza con tutti, ma la spesa pubblica media certificata dall'Istat in Italia è di 16mila euro per il Centro-Nord, di 13mila euro per il Centro-Sud, di 12mila euro per la Campania. Noi abbiamo fra 4-5mila euro in meno di spesa pubblica. Altro che la palla di piombo al piede. Chi non riesce a spendere è il governo nazionale, non le Regioni. Ci sono Regioni che hanno ritardi, ma i ritardi più grandi - conclude - sono in sede governativa».

In mezzo il passaggio contro la premier. «Avreste mai immaginato che a Palazzo Chigi ci fosse il cabaret? Ho visto queste immagini, mi sono emozionato, il presidente del Consiglio che camminava, che bello, poi entrava nell'aula del consiglio dei ministri, suonava la campanella, e tutti i ministri che battevano le manine», ironizza il governatore riferendosi sempre al video della Meloni girato a Palazzo Chigi il giorno della Festa dei Lavoratori, prima di presiedere il consiglio dei Ministri. E aggiunge sarcastico: «Il ministro Pichetto con il cappello a tre punte, mi sono ricordato di Heidi, le caprette ti sorridono. Ma in quale paese del mondo avviene una cosa del genere. Dobbiamo avere fiducia di chi?...». 

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«Un tristo figuro ormai ostaggio del proprio personaggio e, purtroppo, privo della più elementare compostezza istituzionale, insulta e sragiona con parole ignobili e miserevoli che mortificano l'istituzione, e qualificano chi le proferisce», è la replica del senatore Fdi Sergio Rastrelli. Mentre il collega Domenico Matera aggiunge: «Tralasciando i toni e i contenuti usati, che mi sembrano davvero una caduta di stile di basso livello per chi ricopre una carica istituzionale, credo che De Luca dovrebbe pensare alle sue politiche fallimentari degli ultimi sette anni in Campania». 

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