Pnrr Napoli, il Comune sfida Fitto: lavori entro un mese alle Vele di Scampia

Entro fine mese cantieri aperti nel cuore di Gomorra

Entro fine mese cantieri aperti nel cuore di Gomorra
Entro fine mese cantieri aperti nel cuore di Gomorra
di Luigi Roano
Mercoledì 13 Settembre 2023, 10:00
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Vele e Scampìa: il Comune a fine mese apre i cantieri nel cuore di Gomorra malgrado quei fondi del Pnrr - oltre 150 milioni - siano stati tagliati dal Pnrr così come proposto dal Governo e nello specifico dal ministro competente Raffaele Fitto. Il nuovo Pnrr per essere sdoganato necessita - tuttavia - del via libera della Ue che a oggi non è ancora arrivato ma a quanto pare sembra essere non lontano. Nella sostanza il sindaco Gaetano Manfredi lancia la sfida con o senza soldi - atteso che le gare sono state assegnate - apre alla rinascita di due quartieri simbolo della guerra tra Stato e clan e lo fa in un momento storico molto particolare visto che la criminalità in questi fortini si sta facendo sentire con rinnovato slancio. Gru, ruspe, operai e compagnia bella scaldano i motori. Progetti in carico al vicensindaco e assessora all'Urbanistica Laura Lieto. Allora quando iniziano i cantieri? «Il cantiere inizia a novembre nella sua parte di edificazione ma già a settembre per le indagini geognostiche, la pulizia delle aree e tutte le attività preliminari» si legge nel cronoprogramma di Palazzo San Giacomo. Il sindaco annunciò che non si sarebbe fermato nel portare avanti questi cantieri il 4, cioè 9 giorni fa, a Ravenna dal palco della festa dell'Unità. Quel giorno Manfredi fece un esempio calzante del perché di questa sua sfida citando Caivano, il famigerato Parco Verde dove «migliaia di persone vivono in un luogo senza servizi in situazioni di degrado ambientale che provoca degrado sociale come abbiamo potuto vedere con gli ultimi episodi di violenza». 

I progetti definitivi sono pronti li ha elaborati il gruppo di progettazione interno del Comune «con il supporto di progettisti esterni appositamente incaricati».

Chi sono le imprese che hanno vinto gli appalti e che devono fare i progetti esecutivi? Operazione Srl (Mandataria), Aedinovis Srl Rti Idroambiente Srl/consorzio Stabile Cantiere Italia/ Realift Srl RT Servizi integrati, Costruzioni Cinquegrana Srl. E progetti esecutivi. Le imprese che hanno vinto gli appalti e che devono fare i progetti esecutivi sono Cobar, Rtp Aurora78+Cemar progetti esecutivi che saranno pronti tra gennaio e febbraio 202 ma i cantieri, giova ricordarlo, aprono a fine mese mentre a inizio dell'anno nuovo prenderà il via la parte dell'edificazione. Cioè si vedranno le opere vere e proprie nascere la durata è valutata tra i 2 e i 3 anni se non ci saranno intoppi. 

Quanto vale il rilancio di Scampìa e del suo simbolo, le Vele? La bellezza di 152,5 milioni, ma il totale finanziato è di 106,5 milioni. in attesa che Bruxelles definisca i tagli. Dal Pnrr arrivano 70 milioni per i Pui - acronimo che sta per Piani urbani integrati - che sono mirati alle periferie delle Città metropolitana e Napoli è una di queste e lo scopo è la «pianificazione urbanistica partecipata, con l'obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile». Poi ci sono 14, 5 milioni del Fondo opere indifferibili per il rincaro dei prezzi che vale 14,5 milioni più altri fondi complementari al Pnrr per 15 milioni. 

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E ancora: dal Pon Metro - Programma operativo Città metropolitane - 35 milioni e altri 18 dal Programma straordinario per la sicurezza delle periferie il totale complessivo è di 152 milioni e mezzo. In cassa il Comune quanti soldi ha? Sul Pui 52 milioni, di qui i tagli al Pnrr, 12,5 per il rincaro dei prezzi e 30 milioni per il Pon metro la somma totale è di 106, 5 milioni. Il taglio è di 50 milioni. Le opere del pacchetto Vele-Scampìa prevede su tutto l'abbattimento di altre due Vele sulle tre rimaste in piedi, 180 alloggi per le famiglie sfollate e la riqualificazione dell'intera area. Vale la pena ripercorrere le parole del sindaco di 9 giorni fa per capire bene cosa è in gioco: «Tagliare i fondi del Pnrr alle periferie - disse Manfredi - significa dare ragione alla camorra che su quei territori come Scampìa ha scommesso sul non intervento dello Stato, facendo il commercio delle case pubbliche al grido di quelli non faranno mai nulla per voi. Dove quelli è riferito allo Stato. Ma noi andremo avanti non ci fermeremo fino a quando non ce lo dirà qualcuno abbiamo fatto contratti per centinaia di milioni». Per poi concludere: «Definanziare i nostri progetti significherebbe che i Comuni non sono al centro della politica del Governo. Ma così si perde la fiducia dei cittadini che si conquista con il mantenimento degli impegni: che Stato è quello che non mantiene gli impegni?». 

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