Elezioni a Pozzuoli, scissione nel Pd: due candidati a sindaco, corsa per avere il simbolo

Elezioni a Pozzuoli, scissione nel Pd: due candidati a sindaco, corsa per avere il simbolo
di Gennaro Del Giudice
Sabato 12 Marzo 2022, 09:41 - Ultimo agg. 19:19
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La scissione nel Pd si è consumata. Profonda e irreversibile. Con un primo risultato: Luigi Manzoni è ufficialmente il candidato a sindaco di una parte del partito. Ingegnere, 46 anni, attuale presidente del consiglio di Pozzuoli e dal 2008 eletto ininterrottamente quattro volte consigliere comunale nelle file dei Dem, Manzoni è sostenuto dalla coalizione formata da Campania Libera, Europa Verde, Spazio Flegreo, Pozzuoli Siamo Noi, Pozzuoli Democratica e Progressisti per Pozzuoli.

«La mia non è una sfida personale, ma una scelta condivisa da tanti che intendono superare scelte politiche frutto di strategie autoreferenziali che non hanno consentito a Pozzuoli e all'intera area flegrea di superare una visione circoscritta alla cinta del dazio. Mi candido perché me lo chiedono tanti cittadini e perché ho l'appoggio convinto di gran parte del mio partito e di numerose forze politiche» spiega Manzoni, che vede la candidatura dell'assessore al bilancio Paolo Ismeno, avanzata dall'altra parte dei Dem, quale figlia di una strategia di contrapposizione interna. «La scelta di Ismeno, - aggiunge - nasce unicamente da una logica di contrasto alla mia naturale e legittima candidatura.

Anche il ricorso allo strumento di partecipazione democratica per la scelta della candidatura a sindaco è stato artatamente eluso per evitare che una persona libera e capace di affermare le proprie idee potesse ostacolare scelte finalizzate solo all'affermazione di obiettivi personali».

Manzoni, inoltre, sottolinea la volontà di restare nel partito insieme ai 19 membri del direttivo firmatari della richiesta di primarie e lancia una frecciata al sindaco uscente Vincenzo Figliolia, ritenuto tra i più agguerriti oppositori alla sua candidatura. «Il Pd, nonostante il comportamento di parte del segretario del circolo di Pozzuoli e l'atteggiamento della dirigenza provinciale, che hanno impedito il legittimo ricorso alle primarie, è nel mio cuore e continuerà a essere il mio partito e quello dei tanti amici che hanno sostenuto il ricorso alle primarie. La mia candidatura è stata una scelta sofferta e difficile ma inevitabile, la cui maggiore responsabilità è da addebitarsi a chi per un decennio ha governato la città senza individuare una proposta politica capace di tenere tutti insieme al termine del suo mandato».

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Parole che fanno presagire un nuovo fronte di scontro tra le parti per ottenere il simbolo del partito. L'ufficializzazione della candidatura di Manzoni è giunta al termine di giorni concitati ed è stata anticipata, qualche ora prima, da una lettera al segretario nazionale Enrico Letta attraverso la quale veniva ribadita la volontà di ricorrere alle primarie e si stigmatizzava il comportamento del segretario del circolo cittadino dal quale i 19 Dem «non si vedono più rappresentati».

Diatribe che adesso lasciano il posto a strategie e posizionamenti, nell'attesa che venga ufficializzata la candidatura di Ismeno. Sarà il candidato della parte di Pd che fa capo al segretario cittadino a cui la coalizione originaria, formatasi in estate, conferì il mandato di aggregare forze politiche e formare l'alleanza a guida Dem. La coalizione a supporto di Ismeno è composta da Italia Viva, Sinistra Italiana, Democrazia e Libertà, Spazio Flegreo, Iniziativa Democratica, Progetto in Comune e Davvero Ecologia, a cui è in procinto di aderire anche il M5s, che vede in Ismeno quel «sindaco di garanzia» auspicato dalla base territoriale. Dopo l'apertura ufficiale all'ingresso nel centrosinistra, i grillini parteciperanno alla prossima riunione delle forze di coalizione in programma per la prossima settimana. 

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