Regionali Campania 2020, de Magistris avverte il Pd: «Alleati solo in una lista civica»

Regionali Campania 2020, de Magistris avverte il Pd: «Alleati solo in una lista civica»
di Luigi Roano
Martedì 25 Febbraio 2020, 09:00
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«Noi siamo pronti con la nostra lista per le regionali che vorremmo fosse in una coalizione civica, con chi lo vedremo nei prossimi giorni». Enrico Panini - vicesindaco e segretario di demA, il movimento politico del sindaco Luigi de Magistris - inquadra così la vittoria di Sandro Ruotolo eletto al Senato nelle suppletive di domenica, un viatico per la scalata all'ente di Santa Lucia. Gli arancioni ribadiscono di essere pronti a ripetere l'esperimento del laboratorio politico che li ha visti alleati con il Pd e la sinistra, ma a una condizione: senza che ci sia come candidato il governatore uscente Vincenzo De Luca. Sul quale pende il veto non solo degli arancioni, ma anche del M5S, che alle suppletive è andato da solo, e della stessa sinistra. Vale a dire che a oggi Panini non chiude la porta al Pd, tuttavia fa presente che l'unica opzione civica per le regionali è un'alleanza con i grillini.

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Il giorno dopo le elezioni, a urne chiuse e passata la notte dello spoglio, anche l'astensionismo da record assume contorni meno foschi ed epocali. E la vittoria di Ruotolo per gli arancioni si riempie di contenuti. Il ragionamento in funzione delle alleanze per le regionali si fa più denso e concreto, meno fluido. Il dato politico che ne trae demA è che l'elezione di Ruotolo è un siluro a De Luca e un avvertimento al Pd che lo ripropone con forza per l'ente di Santa Lucia. L'asse con Ruotolo candidatosi senza simboli di partito è forte. Oggi alle 12 - per esempio - ci sarà la conferenza stampa del neosenatore a casa demA a sgombrare il campo da veleni messi in circolo - c'è chi azzarda «dal fuoco amico» - che avrebbero voluto un attimo di gelo tra il giornalista e il sindaco negli stessi istanti in cui Ruotolo ha avuto la certezza della vittoria. Insomma, nel laboratorio si duella di fioretto, ma le sciabole stanno per essere sguainate. «I dati in quel collegio - raccontano dal quartier generale di demA - sono tali che anche se avesse votato il 50% degli elettori avremmo vinto con la stessa percentuale», ovvero il 48%. Di più, la stima fatta su chi ha portato i voti vedrebbe un Pd sul 18-20% che raddoppia i consensi rispetto al 2018 e l'esordio di demA pesato tra il 10 e il 12% con la sinistra stimata tra il 6 e l'8%. Ipotesi verosimili visto il contesto in cui è maturata la vittoria di Ruotolo che ha preso 8500 dei suoi 16mila voti al Vomero, il quartiere di de Magistris e di Ruotolo. «Oggi godiamoci la vittoria di Ruotolo - spiega Panini - da domani pancia a terra per la lista delle regionali, alcuni nomi li abbiamo già opzionati. Partendo dal presupposto che noi vorremmo essere parte di una coalizione civica».
 


De Magistris ieri e oggi è stato a Roma. Incontri istituzionali al ministero dell'Interno e al Mef, e un passaggio per l'Anci, fanno sapere dalla sue stanze. È difficile però immaginare che de Magistris non abbia avuto incontri anche con i partiti. Per sua stessa ammissione «tutte le volte che vado a Roma faccio sempre anche incontri politici», ripete quando torna dalla Capitale. Sono note e svelate dall'ex pm le sue chiacchierate con il presidente della Camera Roberto Fico del M5S. E anche con pezzi della Sinistra e del Pd. Quindi non è da escludere che, in questa due giorni romana, fosse anche un innocente pourparler ci sia stato. Figuriamoci in queste ore con la vittoria di Ruotolo ancora caldissima sul tavolo. De Magistris si sta muovendo e lo sta facendo con molta rapidità su tavoli romani perché entro questo fine settimana la lista per le regionali dovrà assumere connotati chiari. È molto probabile che nella prima pregiunta il sindaco vorrà capire e guardare negli occhi i suoi assessori per verificare chi ci sta e chi no a imbarcarsi nella lista. Del resto - il ragionamento - un conto era parlare di lista prima dell'elezione di Ruotolo, altra cosa è dopo avere partecipato a quello che comunque la si veda è stato un test che ha dato risposte concrete. Fatto questo passaggio con Ciro Borriello, assessore allo Sport, e Raffaele Del Giudice (Ambiente) tra i principali indiziati a candidarsi, de Magistris potrebbe arricchire la lista alle regionali con esterni e chissà qualche ex assessore come Nino Daniele

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