Regione Campania, grave ritardo nell'attuazione dell’utilizzo del Fondo di Sviluppo e Coesione

Dei 9 miliardi a disposizione il livello di pagamenti è di appena 4,7 miliardi, solo il 50% del totale

Il ministro Fitto
Il ministro Fitto
Venerdì 8 Marzo 2024, 19:49 - Ultimo agg. 9 Marzo, 09:01
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«Il Bollettino Monitoraggio Politiche di Coesione - Programmazione 2021/2027 e 2014/2020» della Ragioneria Generale dello Stato pubblicato oggi, conferma pienamente i dati di attuazione dei programmi Coesione della Regione Campania che il Dipartimento della coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri ha fornito fino ad oggi .

Per evitare il rischio che tali dati siano interpretati in maniera strumentale, è opportuno offrirne un corretto inquadramento.

L’avanzamento della spesa FSC nei tre cicli di programmazione precedenti risulta ancora molto contenuto, inferiore al 50% delle risorse stanziate.

In altri termini, sulle risorse complessivamente assegnate a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione pari a più di 9 miliardi nei tre cicli di programmazione 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, il livello di pagamenti è di appena 4,7 miliardi, solo il 50% del totale: un dato che desta molta preoccupazione, dimostrando che in tutti questi anni è stata spesa appena la metà dei fondi stanziati. Guardando l’ultimo periodo di programmazione 2014-2020, il dato è ancora più drammatico.

A fronte di un livello di impegni dell’84%, sui pagamenti si resta fermi al 23,9%. Quindi, su 3,1 miliardi a disposizione dal 2014, sono stati spesi solo 750 milioni. Dati che confermano appieno il grave ritardo nell'attuazione dell’utilizzo del fondo di sviluppo e coesione da parte della Regione Campania e che ben fanno comprendere le ragioni sia della riforma voluta dal governo Meloni lo scorso anno, sia le modalità usate per la definizione degli accordi di coesione

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