Terzo mandato, la Lega: «Favorevoli alla legge, tanto De Luca perderà»

L'iniziativa del Carroccio a Napoli

Cantalamessa, Durigon e Morelli
Cantalamessa, Durigon e Morelli
di Dario De Martino
Sabato 13 Gennaio 2024, 09:34 - Ultimo agg. 14:11
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«Siamo favorevoli al terzo mandato. De Luca lo batteremo alle urne». Claudio Durigon, commissario regionale della Lega, risponde così a qualche preoccupazione che cova tra i leghisti campani. Il blitz del Carroccio per ottenere la norma sul terzo mandato, così da far ricandidare Luca Zaia in Veneto, rischia di diventare un assist al governatore campano. Ma per i vertici campani del Carroccio, riuniti ieri a Napoli per un incontro sull'autonomia differenziata e il Sud, non è certo il pericolo De Luca un motivo per il quale fermare la battaglia per il terzo mandato.

«Non si può fermare un'amministrazione facendo una legge che blocca i mandati. I cittadini sanno valutare chi dev'essere il loro presidente», dice Durigon. E se gli si dice che questo può diventare un assist per l'attuale presidente della Regione, risponde sicuro: «Sono i cittadini a giudicare. E gli anni di governo De Luca hanno fatto in modo che i cittadini sanno che questo è il suo ultimo mandato. Il centrodestra può dare le risposte che si aspettano i campani. De Luca lo batteremo alle urne». Va pure oltre Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega, che apre a un possibile dialogo anche con le opposizioni sul terzo mandato: «Non compete a me, ma penso che si possa lavorare con le opposizioni innanzitutto nell'interesse dei cittadini.

Noi ci siamo a fare la nostra parte». Anche il consigliere regionale Severino Nappi non mostra alcun timore nel dare un'altra chance a De Luca: «Non si può buttare il bambino con l'acqua sporca. Del resto De Luca si agita perché sta confondendo la possibilità di presentarsi alle elezioni con la vittoria. Lo scoprirà nelle urne se mai i suoi lo dovessero candidare».

Intanto la Lega lavora per le prossime europee. «Per la Campania saranno un trampolino di lancio in vista delle Regionali. La nostra classe dirigente può dare risposte ai cittadini e cambiare il volto alla regione», dice ancora Durigon che parla anche di «nuovi ingressi» che saranno annunciati a breve. In particolare il Carroccio sta guardando anche in consiglio regionale per ingrossare le sue fila. Trattative sarebbero in corso per portare all'interno del Carroccio Maria Luigia Iodice. Eletta in maggioranza nella lista che faceva riferimento al sindaco di Benevento Clemente Mastella, Iodice potrebbe prendere la strada della Lega anche se la maggioranza di Palazzo Santa Lucia sta tentando di trattenerla nel suo alveo. Per ora solo un'idea. Di sicuro è il segnale di un attivismo territoriale che il nuovo commissario Durigon vuole imprimere al suo partito.

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Entrando nel merito del convegno "Autonomia, Zes e infrastrutture", Durigon risponde così ai timori sul provvedimento «L'autonomia non deve far paura. È fondamentale per un amministratore poter gestire al meglio le proprie risorse». E sui Lep, aggiunge: «Sono determinanti, Calderoli lo ha detto in tutti i modi». Poi, rispetto alle critiche del centrosinistra, che martedì sarà in piazza contro il provvedimento, aggiunge: «Ricordo che Bonaccini, che è anche il riferimento della corrente di cui fa parte De Luca, era favorevole all'autonomia. È un Pd che cambia opinione in base a chi c'è al governo». Sulla stessa linea anche Cantalamessa: «Il Pd deve smettere di usare l'autonomia e i problemi del Paese per fini elettorali».

Anche Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica, si sofferma sui Lep: «È tema su cui si è fatto un po' di fumo, i Lep sono un diritto che devono avere tutti i nostri cittadini di qualunque regione e città e nella riforma sono garantiti». All'appuntamento, moderato dalla giornalista dell'Agi Lucia Liccardi, sono intervenuti anche l'avvocato Giovanni Guzzetta, professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico, il vicepresidente di Confindustria Vito Grassi e il senatore di Forza Italia Franco Silvestro. Giuseppe Romano, commissario straordinario della Zes Campania, si dice «molto soddisfatto del lavoro fatto» ma soprattutto non nasconde i suoi timori rispetto al progetto di Zes unica: «Rischia di essere lontana dai territori».
 

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