Unione industriali di Napoli, da Roma l'appello all'unità ma la lettera è un caso

Unione industriali di Napoli, da Roma l'appello all'unità ma la lettera è un caso
di Luigi Roano
Giovedì 3 Marzo 2022, 12:00
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Ancora un colpo di scena nello scontro all'Unione industriali di Napoli e questa volta ad arrotondare lo scenario polemico è una lettera. Scritta dal Collegio arbitrale d'appello dei probiviri confederali, chiamati a pronunciarsi sul ricorso fatto da Francesco Tavassi contro la decadenza da vicepresidente di Palazzo Partanna in conseguenza della sua adesione a Est(ra)Moenia, associazione fondata da Ambrogio Prezioso, past president dimessosi a sua volta dall'Unione. Ricorso che Tavassi poi ha ritirato. Missiva indirizzata alla Commissione di designazione dell'Unione - l'organismo che ratifica le candidature alla presidenza di Palazzo Partanna - dove a maggio ci saranno le elezioni per il rinnovo della cariche. Lettera che doveva rimanere riservata e che invece è iniziata a circolare nella giornata di ieri sulle chat di molti che fanno parte del mondo legato alla Confindustria napoletana. Ed è diventata un caso. Così i vertici di Confindustria nazionale sono scesi in campo con una nota: «In merito alla lettera - si legge - Confindustria chiarisce che l'intento della missiva era un invito a confermare la coesione e il patrimonio etico e valoriale che ha sempre contraddistinto i rapporti associativi». Quindi l'ammonimento: «La lettera, con una palese violazione delle procedure, è stata inoltrata impropriamente a terzi non autorizzati. Pertanto, proprio in considerazione del mancato rispetto del carattere di riservatezza, la missiva decade con effetto immediato». Il disagio che arriva da viale dell'Astronomia è forte: «Nel merito della vicenda, Confindustria ha convocato una nuova riunione del Collegio arbitrale d'appello dei Probiviri confederali per valutare nuove comunicazioni. Al contempo Confindustria esprime piena fiducia al presidente dell'Unione Industriali di Napoli Maurizio Manfellotto per l'impegno sempre profuso e il lavoro svolto nell'interesse del Sistema industriale campano». Il che vuole dire che il Collegio si occuperà di questo ennesimo spiacevole episodio che vede Napoli al centro delle polemiche. I mittenti sono Marco Novella presidente del Collegio, Massimo Calearo Ciman probiviro di fiducia di Tavassi - la missiva è stata scritta infatti dopo la decisione di Tavassi di ritirare il ricorso - e Gabriele Fava, probiviro dell'Unione di Napoli. 

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Cosa c'è scritto nella lettera indirizzata alla Commissione di designazione? Nella sostanza il Collegio arbitrale ha rilevato «un quadro organizzativo caratterizzato da elementi di oggettiva e crescente criticità, per effetto del continuo sconfinamento mediatico della vicenda che, purtroppo, non è rimasta circoscritta, come invece avrebbe dovuto, nell'alveo del perimetro associativo dell'Unione». Il riferimento è alle tensioni collegate a Est(ra)Moenia. «Come momento di forte discontinuità è arrivata la decisione di Francesco Tavassi di indirizzare una lettera di alto profilo al nostro Collegio arbitrale» cioè il ritiro del ricorso. Una mossa che per il Collegio ha avuto come primo effetto «il rilascio di un nostro lodo che non solo ha dichiarato superata la specifica materia, ma ha anche potuto tracciare un ragionamento prospettico». Cosa significa? Ritrovare la capacità di dialogo interno, di qui la raccomandazione alla Commissione «di utilizzare un passaggio interno così importante» cioè il rinnovo delle cariche direttive, in campo come successore di Manfellotto c'è Costanzo Jannotti Pecci, per formulare «una relazione finale da consegnare al presidente designato per mettere un definitivo punto fermo rispetto alla sua coesione interna, a partire dalle numerose dimissioni di aziende associate, talune rappresentate da past president della stessa Unione».

In questo contesto il Collegio arriva a Est(ra)Moenia e «raccomanda» l'apertura di un «canale di ascolto della base associativa alle motivazioni che hanno portato alla costituzione di Est(ra)Moenia che poi è risultato all'origine di polemiche e scontri anche sui quotidiani». L'associazione di Prezioso per il Collegio «non deve rappresentare un momento di alterità ma anzi un valore aggiunto» che deve raccordarsi con le politiche dell'Unione napoletana. È forte il richiamo alla responsabilità e il Collegio confida nella capacità di Palazzo Partanna «di saper ritrovare» il filo «di un ragionamento comune per una ripartenza costruttiva» e priva di conflittualità. 

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