Napoli, al Pan prorogata la mostra di Craig: i cimeli sportivi trasformati in arte

Napoli, al Pan prorogata la mostra di Craig: i cimeli sportivi trasformati in arte
Mercoledì 29 Giugno 2022, 13:35
4 Minuti di Lettura

Grande entusiasmo e partecipazione per la mostra “Witness 1:1”  al Pan, palazzo delle arti di Napoli, in via dei Mille, che ospita il grande progetto fotografico di Marco Craig dal titolo Witness 1:1, a cura di Marina Guida. Dato il felice consenso di pubblico, l'esposizione , inaugurata l'11 giugno, sarà prorogata fino al 27 agosto.

Un nucleo di opere inedite esposte per la prima volta a Napoli del fotografo milanese, tra i più apprezzati del momento, autore di servizi e copertine per prestigiose riviste tra le quali: Wallpaper, Vogue, Elle, Vanity Fair, Brutus Japan e molte altre.

Al centro del percorso espositivo spicca una meticolosa indagine dell’artista alla ricerca di tutti quegli oggetti o indumenti che siano stati a stretto contatto fisico con atleti e sportivi, divenuti testimonianza di eventi memorabili e in certi casi passati alla storia.
Il lavoro artistico di Craig lo porta ad incontrare collezionisti, aziende, musei, atleti ed ex atleti e tramite loro, ascoltare le storie e le emozioni che si nascondono dietro a ogni oggetto o indumento.

Cimeli sportivi che diventano opere d’arte: l’ oggetto fotografato viene inserito in buste di plastica trasparenti, pressurizzato con la tecnica del sottovuoto, così da preservarne l’integrità ed escludendolo da ogni inquinamento esterno.
Ad ogni busta viene applicato un cartellino scritto a mano, che narra con pochi ma essenziali tratti quasi didascalici la storia a cui l’oggetto è legato, restituendo così per ciascuno la propria unicità. L’opera viene poi stampata in scala 1:1 in una logica di corrispondenza con l’oggetto ripreso.
Volutamente seriale Witness 1:1 vuole - attraverso la ricerca - essere un piccolo documento storico/artistico che parli di emozionanti storie di sport , dove l’uomo e il design sono stati insieme testimoni e protagonisti.
Scrive Marina Guida: «Un progetto artistico, uno studio di ricerca, una mostra, la costruzione di una Wunderkammern avente come unico tema lo sport, ma capace di schiudere lo sguardo e la mente a tutta una serie di cardini attorno a cui ruota il lavoro di Marco Craig.
Un progetto che potrebbe definirsi enciclopedico, per la sua complessità attivata dal bisogno di “fermare la memoria”; un evento espositivo che, nella sua tappa di Napoli, non può prescindere da una riflessone sulla città antica - quella dei giochi Isolimpici istituiti nella città partenopea all’incirca nel II d.C. grazie alla volontà dell’Imperatore Augusto, a partire proprio dalla costruzione del tempio ad essi destinato, così come ci permette di scoprire che l’anfiteatro di epoca romana della città di Capua è stato modello per il più celebre Colosseo romano. E se facciamo un salto temporale in avanti non possiamo non parlare di Diego Armando Maradona, così celebre, anche grazie a Napoli, e così importante per Napoli stessa, tanto da essere diventato simbolo dell’indole sportiva della città, quasi una divinità laica».

Una racchetta da tennis, una tuta da sci, una bicicletta, ed infiniti altri oggetti del culto sportivo, degli ex voto contemporanei, messi sottovuoto, schedati, così come si fa con le opere d’arte, vengono immortalati dallo scatto di Craig che li riconsegna ad una storia a cui peraltro già appartengono, ma lo fa con il filtro dell’arte perché possano acquisire una delicatezza e un’ulteriore bellezza che solo essa può conferire.
Così come solo l’arte può conferire molteplici significati e altrettante chiavi di lettura ad opere che possiedono già, intrinsecamente, la capacità di attrarre un variegato campionario di pubblico: appassionati di storia dell’arte, dello sport, della ricerca, tutti sono chiamati, nello stesso tempo e nello stesso luogo, a focalizzare l’attenzione sull’oggetto, sul testimone di un’azione e di un momento storico, che travalica ogni definizione, qualsivoglia classificazione.

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA