Il prodotto più evocativo della presenza spagnola a Somma Vesuviana è la catalanesca, uva proveniente appunto dalla Catalogna, frutto di un vitigno giunto alle pendici del Somma-Vesuvio per volere di Alfonso I d'Aragona nel XV secolo. Sabato 3 Febbraio (ore 16,30) in un convegno, saranno presentati gli studi effettuati sulla presenza degli Aragonesi a Somma Vesuviana. E non è un caso che l'appuntamento, al quale parteciperanno numerosi esponenti del mondo accademico, si terrà nel castello quattrocentesco di Lucrezia d'Alagno, amante di re Alfonso, forse ritratta, unica figura di donna, sul bassorilievo dell'arco trionfale di Alfonso al Maschio Angioino. Ma è tutta la cittadina a essere impregnata dello spirito aragonese.
«L’Amministrazione guidata dal sindaco Salvatore Di Sarno punta alla piena promozione culturale del territorio. Gli studi e le attività che sono state oggetto di una conferenza tenutasi a Somma Vesuviana, nel 2019, sono nel libro inedito: “Le Fortificazioni del Casamale e la presenza aragonese a Somma Vesuviana”. Non è la semplice pubblicazione di un libro qualsiasi ma è la pubblicazione di risultati e di studi sulla presenza degli Aragonesi sul nostro territorio. Si tratta di un’opera essenziale al fine di promuovere nel modo migliore il patrimonio culturale di Somma Vesuviana. Di certo l’attività di studio condotta, anche in situ sarà essenziale per future iniziative promozionali con gli enti spagnoli, anche in prossimità di eventi popolari che vedranno protagonista il Centro storico di Somma Vesuviana dove abbiamo importanti testimonianze risalenti all’epoca aragonese. Un duro lavoro, costante, portato avanti con tenacia da Franco Mosca, presidente della ProLoco di Somma Vesuviana», spiega Rosalinda Perna, assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana.
Interverranno: Antonietta Iacono, docente di Letteratura latina, medievale, e umanistica dell’Università Federico II; Nicoletta Rozza, ricercatrice del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II; Francesco Storti, Storia edievale della Federico II.