I progetti per il passato di Rivieccio

I progetti per il passato di Rivieccio
di Benedetta Palmieri
Giovedì 14 Novembre 2013, 13:00 - Ultimo agg. 26 Novembre, 11:36
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Non un’operazione nostalgica, ma una consapevolezza e anche uno sprone: il passato serve ad andare avanti, a ripartire, a costruire il futuro.



Questo il messaggio di Faccio progetti per il passato, che vede sul palco Gino Rivieccio alle prese con una serie di ironici personaggi.



Personaggi che vengono anche da suoi vecchi spettacoli o che sono omaggi a colleghi e artisti stimati, ma i monologhi sono spesso rivisitati e attualizzati.



La scena è il piano bar di un albergo, dove il protagonista incontra una serie di figure più e meno bizzarre, che sono gli input per le sue “divertenti riflessioni che spaziano dalla vita frenetica e tecnologica che viviamo al nostalgico ricordo di anni più ingenui e romantici del passato”.



Ma se di monologhi in pratica si tratta, c’è da dire che Rivieccio sarà accompagnato dal pianoforte di Mario Messina e dal violino di Nancy Squitieri; e sarà sollecitato nei dialoghi da Ada De Rosa, Diego Sommaripa e Rosario Minervini.



Per tornare al titolo dello spettacolo, lo illustra bene una delle battute che ne fanno parte: “Se avessi una bacchetta magica, ve lo giuro, farei progetti per il passato, per ritornare a quando tenevamo poco e ci bastava. Ora abbiamo tutto e pare che nun tenimme niente”.



Faccio progetti per il passato è scritto dallo stesso Gino Rivieccio con Gustavo Verde, e in collaborazione con Gianni Puca.

La regia è di Luigi Russo.



Quando: fino al 24 novembre

Dove: teatro Cilea

via San Domenico 11