L'Accademia delle Belle Arti di Nola riparte con un'offerta formativa ampia che, ancora una volta, si pone come obiettivo la formazione di nuovi artisti attraverso l'utilizzo di un linguaggio vicino alle pratiche artistiche più contemporanee e moderne. Le possibilità di specializzarsi in diversi settori sono molto vaste: dalla grafica al design, passando per la moda, fino ad arrivare al cinema e alla televisione.
Grazie all'impegno del presidente Vladimiro Capasso e di docenti come Pino Sondelli, capo del dipartimento Arti Visive, dopo una carriera dedicata alla settima arte.
La passione per la fotografia e le immagini in movimento che prendono vita nasce già da bambino quando, quasi per diletto, scoprì la potenza che semplici fogli bianchi potevano sprigionare grazie ad incredibili trasformazioni chimiche, fino a diventare chiaro-scuri e poi colori. Una vita immersa nell'arte in tutte le sue sfaccettature, arrivando perfino a toccare la musica ed il mondo dell'audiovisivo.
Le esperienza poi fatte nel 1967 in giro per il mondo tra Europa, Medio Oriente, Persia ed Africa hanno confermato la passione per questo mondo incredibilmente sconfinato e colorato che è l'arte in ogni sua singola forma.
Ma è nel 1973 che Pino Sondelli scopre, anzi riscopre, la passione mai svanita veramente per la cinematografia, per quelle immagini tinteggiate che lentamente prendono vita e raccontano storie sempre nuove.
Poi, negli anni Novanta, inizia un'altra incredibile esperienza: l'insegnamento.
«Insegnare è un mestiere bellissimo.
Quest'anno tra le tante proposte dell'Accademia delle Belle Arti di Nola partirà un nuovo progetto che vede protagonisti adulti ma anche bambini. Si tratta di percorsi recitativi, aperti a tutte le età, il cui tema principale sarà proprio la fiaba attraverso il racconto del movimento del corpo. Ad occuparsi del progetto il professore Pino Sondelli e la professoressa Daniela Mancini.
«A spasso nelle fiabe» e «Le fiabe mai scritte» sono le due iniziative proposte dall'ABAN, quest'ultima in particolre «grandi e piccoli devono raccontare ua fiaba ma, nel momento del racconto, devono avere anche la capacità di mimarla» spiega il professore Sondelli e aggiunge «questi percorsi sono estremamente importanti come crescita psicofisica, la mente che aiuta il corpo a muoversi. Tutto ciò è alla base della recitazione».
Lo stesso progetto verrà poi riproposto anche al Teatro Sancarluccio di Napoli, una grande novità che coinvolge direttamente uno dei teatri più importanti partenopei, dando così la possibilità a chi partecipa di mettere in pratica direttamente in teatro le proprie abilità recitative.
A Natale uscirà il nuovo libro del professore Sondelli, prodotto da Giannini editore, intitolato L'attore nel cinema in cui si parlerà proprio del tema della recitazione e della sua importanza.
«Nel libro si parlerà di uno studio molto particolare sulla rappresentazione attoriale attraverso la presenza di una macchina da presa. Quindi, ancora una volta, il confronto con il pubblico ma mediato dalla presenza della macchina da presa» spiega e conclude Pino Sondelli.