«ll generale ha scritto anche cose giuste», un libro e un incontro per ribaltare le tesi di Vannacci

Il confronto alla Libreria Ubik con Massimo Arcangeli

«ll generale ha scritto anche cose giuste»: un libro e un incontro per ribaltare le tesi di Vannacci
«ll generale ha scritto anche cose giuste»: un libro e un incontro per ribaltare le tesi di Vannacci
Giovedì 18 Gennaio 2024, 11:40 - Ultimo agg. 12:31
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L'appuntamento è per oggi alle 18 alla Libreria Ubik in via Benedetto Croce. L'occasione è la presentazione del libro di Massimo Arcangeli "ll generale ha scritto anche cose giuste" laddove il generale è inteso per Vannacci e il tentativo è quello di ragionare sul fenomeno nato intorno all'esponente delle forze armati e sui pregiudizi su cui fa leva.

Pubblicato in maniera indipendente – cioè autopubblicato, senza un editore – nell’agosto del 2023, “Il mondo al contrario”, l’ormai celebre libro del generale Roberto Vannacci, è diventato un vero e proprio caso mediatico dopo aver scalato le classifiche dei libri più venduti in Italia ed essere rimasto in vetta a quella di Amazon per molte settimane. Il libro è stato protagonista sui social italiani per lungo tempo, spesso sventolato come una bandiera da una platea numericamente tutt’altro che esigua, che fosse stato letto o meno. In breve, è diventato un simbolo.
A cosa si deve tanto rumore? Che tipo di simbolo sarebbe questo strano testo, frutto delle privatissime opinioni di un generale delle Forze Armate prima di oggi praticamente ignoto?

Ne discutono con Massimo Arcangeli,Claudio Finelli, delegato cultura Antinoo Arcigay Napoli, e Antonello Sannino, Presidente Antinoo Arcigay Napoli per provare a capire la pericolosità intrinseca del Vannacci-pensiero con un’analisi puntuale del testo partendo proprio dal libro Arcangeli.

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Un modo per rintracciare le radici profonde delle idee del generale, contrapponendo loro i dati fattuali e le contro argomentazioni necessarie.

Perché dietro a ogni argomento affrontato da Vannacci nel suo libro – che si parli di omosessualità, di razza, di ecologia o di famiglia – c’è una lunga storia, una storia che non vorremmo ripetere, perché non ha portato nulla di buono.

«In un momento storico come quello che stiamo vivendo - scrivono i promotori dell'iniziativa - nel quale si riabilitano in maniera strisciante stereotipi e modi di pensare dal sapore antico e inquietante, desta preoccupazione l’eco provocata da un semplice libro, che evidentemente ha toccato un nervo scoperto, o forse un nervo lasciato colpevolmente scoperto da una società civile non troppo attenta».

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