La mostra In vitro humanitas al Museo Cappella Sansevero di Napoli è prorogata fino a lunedì 30 gennaio 2023. Sarà così possibile consentire ai visitatori che lo desiderano, e che non avessero ancora avuto modo di farlo, di ammirare le due opere dell’artista veneziano Mauro Bonaventura, in dialogo con le Macchine anatomiche custodite nel gioiello barocco ideato da Raimondo di Sangro VII principe di Sansevero.
Nella cavea sotterranea della Cappella Sansevero, Mauro Bonaventura espone i suoi corpi vitrei: Homo erectus, complessa scultura in vetro policromo, e Flying, figura sospesa che ricorda il Tuffatore di Paestum (V sec. a.C.). Entrambe le opere sono intenzionalmente allestite in prossimità delle due Macchine anatomiche, prodotti di finissimo artigianato e opere d’arte, frutto degli interessi scientifici del principe di Sansevero e del medico palermitano Giuseppe Salerno che le realizzò alla metà del Settecento. All’intrico dei vasi sanguigni delle Macchine anatomiche replica il reticolo che forma le grandi figure umane dello scultore del vetro. Un omaggio al Principe di Sansevero, alla sua personalità poliedrica e al suo amore per ogni genere di sperimentazione compreso l’utilizzo del vetro.
Dalle fonti si apprende, infatti, che, stanco di doversi servire delle vetrerie di Napoli per alcuni dei suoi esperimenti fisico-chimici, Raimondo di Sangro allestì nei sotterranei di Palazzo Sansevero «una fornace a foggia di quella de’ vetraj, ma di una particolar costruttura» e si cimentò anche nella colorazione del vetro, ottenendo risultati eccellenti. La chiusura della mostra, il 30 gennaio, coincide tra l’altro con l’anniversario della nascita del principe Raimondo di Sangro (1710-1771).