«Navigando verso Aenaria», al Castello Aragonese ​la mostra sulla città sommersa di Ischia

Alessandra Benini e Giulio Lauro
Alessandra Benini e Giulio Lauro
di Ciro Cenatiempo
Venerdì 9 Luglio 2021, 17:31 - Ultimo agg. 21:36
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È aperta al pubblico nelle sale dell’antico carcere borbonico del Castello Aragonese di Ischia, la mostra fotografica intitolata «Navigando verso Aenaria», che racconta - anche in versione “realtà aumentata” - dieci anni di attività di ricerca di archeologia subacquea condotta da Alessandra Benini e dedicata allo svelamento dei tesori sommersi nella baia di Cartaromana e nel porto di Ischia. L’iniziativa, a cura de «Il Borgo di Mare, la storia per mare e per terra» di Ischia Ponte, celebra di fatto l’operosità di due società ischitane che rappresentano due generazioni di operatori lungimiranti, composte una dai padri (Cooperativa Ischia Barche, nata nel 1988) e una dai figli (Marina di Sant’Anna s.r.l. nata nel 2002) che, dedite alla pesca e alla gestione della nautica da diporto, dieci anni fa hanno deciso di diversificare il proprio lavoro, investendo nella cultura e nella valorizzazione del territorio ischitano. Un percorso quasi rivoluzionario, che ha trasformato in conquiste concrete l’idea di Giulio Lauro, che ha inteso coniugare la passione per la propria isola con l’obiettivo di creare occasioni di lavoro oltre la consolidata stagionalità.  In questa prospettiva è stato avviato lo studio della Baia di Cartaromana, con la collaborazione dell’archeologa subacquea Alessandra Benini (con la sua società Medusa srl), di concerto con l’area marina protetta Regno di Nettuno e sotto l’alta vigilanza dell’allora Soprintendenza Campania.

«L’individuazione, attraverso ricerche archeologiche subacque, dell’antico insediamento di Aenaria nella Baia di Cartaromana – si legge in una nota - ha incoraggiato i ragazzi della Marina di Sant’Anna a realizzare, nel 2014, una barca con il fondo trasparente che consentisse agli ospiti e ai turisti di visionare direttamente gli scavi subacquei.

Attraverso i vetri è possibile cogliere anche altre caratteristiche del fondale della baia, come la prateria di Posidonia oceanica, l’unica pianta di ordine superiore che cresce in ambiente marino, e le emissioni gassose che hanno posto questo tratto di costa al centro di studi internazionali sulle problematiche legate all’acidificazione degli oceani».

La mostra itinerante «Navigando verso Aenaria» è la sintesi fotografica che rende noti i principali risultati raggiunti con le ricerche e gli scavi sottomarini effettuati in quest’ultimo decennio nell’areale di Ischia Ponte e non solo.

«L’opportunità, offertaci da Giovanni Mattera, di esporre nei locali del Carcere Borbonico la storia di Aenaria è per noi – sottolinea Alessandra Benini - una prestigiosa vetrina per far conoscere ai numerosissimi visitatori del Castello le peculiarità “sommerse” della zona innescando una sinergia culturale tra Il Borgo di Mare e il Castello Aragonese con un progetto condiviso per la valorizzazione della Baia proposto per Procida 2022».

«Le ricerche auspicabilmente proseguiranno – spiega Giulio Lauro - in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Passaggio dell’area metropolitana di Napoli, anche grazie alla concessione di scavo del Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Nella certezza che la conoscenza di Aenaria possa ulteriormente contribuire non solo alla ricostruzione del quadro storico ischitano e delle navigazioni nel Tirreno centrale, ma soprattutto a una maggiore valorizzazione culturale dell’isola e non solo».

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