Napoli, inaugurata la rassegna d'arte Farmacopee in Piazzetta Duca D’Aosta

Napoli, inaugurata la rassegna d'arte Farmacopee in Piazzetta Duca D’Aosta
Venerdì 17 Settembre 2021, 18:03 - Ultimo agg. 19 Settembre, 20:53
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Grande partecipazione di pubblico ieri sera per la prima di Farmacopee, una insolita rassegna artistica presentata alla Farmacia Dei Golfi di Napoli, in Piazzetta Duca D’Aosta.

Pietro Lista e Rosa Cuccurullo, i primi artisti in mostra nelle vetrine della farmacia ad angolo con i gradini Conte di Mola, dirimpettaie al Teatro Augusteo, dando il via ad un ciclo di esposizioni che vedrà l’alternarsi di noti autori campani. 

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Lista, tra i più influenti esponenti dell’arte povera, il cui nome è legato a personalità del calibro di Marcello Rumma e Achille Bonito Oliva, ha presentato “Diario”, installazione  in spago e legno racchiusa in una scatola di plexiglass.

Cuccurullo, versatile autrice dal percorso professionale eclettico , ha portato in mostra “Erbario”, eleganti opere a tema foliage.

Dieci in totale gli autori che hanno aderito alla rassegna Farmacopee chiamati dalla Famiglia De Martino, titolare della rete di farmacie campane, a lavorare ex-novo ad un’opera “portabile”: inediti, dunque, che vanno a formare un’originale collezione di “Raccolte Metafantafisiche delle cose di.”

Un progetto corale che consta di più appuntamenti divisi in sei bi-personali, dando vita ad una serie di mostre che  proseguirà fino a febbraio 2022. Dopo il primo opening di ieri con Pietro Lista e Rosa Cuccurullo,  in esposizione fino al 12 ottobre, seguiranno Vittorio Vanacore e Rosanna Iossa, Antonella Pagnotta e Gaetano Di Riso, Angelo Maisto e Fiormario Cilvini, Felix Policastro ed Enzo Palumbo.

Un originale format che avvicina il pubblico in modo innovativo all’arte contemporanea, puntando alla valorizzazione di uno spazio storico della città e su un’idea di benessere totale.

Farmacopee (dal greco antico phármakon "farmaco" e  poiéō "fare") ovvero l’arte di preparare i farmaci, pone accento sulla complessità della società attuale, che riconosce sempre più l’opportunità di riservare dei momenti dedicati all’arte, travalicando quelli che sono gli spazi convenzionalmente deputati all’esposizione delle opere .

Partendo dall’assunto che “tutti gli oggetti sono cose, ma non ogni cosa è un oggetto”, Farmacopee sottolinea il bisogno di generare alterità nella realtà quotidiana , come cura della mente.

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Il debordamento dell’arte dai luoghi ufficiali invita, infatti, ad una riflessione sull’oggettualità e sulla cosalità.

Di certo in una vetrina si espongono oggetti, ma si possono presentare per oggetti cose che non lo sono. È l’ambito oggettuale ad aver stimolato ognuno dei dieci artisti che hanno aderito alla rassegna.

«Un’opera è sì una cosa, ma differente dall’oggetto: al limite è un oggetto inutile, ma pur tuttavia serve ad oggettivare la realtà, farla mondo», sottolinea Marcello Francolini, autore dei testi critici che accompagneranno ogni mostra.

Proprio  l’arte che dà visibilità al mondo, e quindi influisce sugli umori, incide sul corpo alla stregua di un farmaco. 

Da diverso tempo “Le Farmacie dei Golfi” aderiscono ad iniziative solidali e progetti che si preoccupano di curare i pazienti non semplicemente prescrivendo medicinali ma avendo a cuore il loro stato d’ animo, migliorandone il benessere emotivo. Farmacopee è nata facendo appello alla sensibilità artistica e al gusto estetico come terapia.

Durante l’inaugurazione si sono susseguiti gli interventi del Dott. Nicola Di Martino che ha dato il benvenuto ai numerosi ospiti, poi quello di Marcello Francolini, curatore e critico d’arte, della Prof.ssa. Margherita Romano, e di Rossana Iossa, artista, coordinatrice ed ideatrice dell’evento insieme alla Famiglia Di Martino.

È stato distribuito un origami a forma di barca,  a simboleggiare il viaggio ideale nell’arte contemporanea , per struttura simile al bugiardino che accompagna tipicamente i prodotti farmacologici, con all’ interno  notizie utili per la lettura dell’opera e le note biografiche degli artisti in mostra.

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