Visione Mediterranea: una mostra per raccontare Capri in fotografia

Visione Mediterranea: una mostra per raccontare Capri in fotografia
di AnnaChiara Della Corte
Giovedì 25 Agosto 2022, 19:13
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Una open call per raccontare in fotografia l'Isola di Capri: parte da qui il progetto della Fondazione Capri Visione mediterranea, a cura di Denis Curti, che inaugura sabato 27 agosto alla Certosa di San Giacomo.

Fino al 30 settembre sarà possibile visitare nella panoramica area del quarto del priore  oltre 60 immagini di autori che, con le loro personali visioni artistiche, restituiscono l'immagine di un'isola finalmente libera da ogni stereotipo.

Nella fase selettiva ai fotografi è stato chiesto di inviare singole immagini o progetti fotografici dedicati ai temi della vertigine, del paesaggio, siti storici, architettura e ritratti.

Tra gli oltre 130 partecipanti, sono stati quindi selezionati tre portfolio degli autori Davide Esposito, Simone Malgrati e Claudia Vanacore e singoli scatti di altri autori di varie provenienze geografiche. 

Ogni fotografo porteà in mostra la sua isola, a partire da Davide Esposito, caprese di nascita, che con Sogno di un’ombra delinea la figura di un’isola immaginaria, materna ma anche matrigna, accogliente e allo stesso tempo spietata. È una partita che si gioca nell’oscurità di una notte invernale, dove l’aspra natura di una Capri deserta, dominata dal silenzio e scalfita dal vento, attiva una riflessione tra reale e illusorio.

Si prosegue con Simone Malgrati trovandoci di fronte alla visione di un'isola immersa in un’atmosfera di perenne attesa, in bilico tra quiete e malinconia. Con un taglio cinematografico dal sapore vintage, ed un inevitabile rimando a Ghirri, Simone modella i soggetti come se fossero statue, ne esalta i contorni e le infinite sfumature pastello.

La terza artista selezionata, Claudia Vanacore, utilizza invece la sua macchina fotografica come una lente di ingrandimento, capace di scorporare i dettami contemporanei e sviscerare i fatti salienti della nostra società. Il suo progetto L’intervallo ci invita a prendere una pausa dal costante bombardamento di informazioni e dal nostro perenne progredire verso un obiettivo indefinito. Claudia guarda oltre la coltre dorata di questo luogo e ci racconta le emozioni di un’estate italiana dal sapore neorealista. 

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É dal 2009 che la Fondazione Capri organizza mostre di grandi artisti della fotografia dedicata all’isola di Capri: dal barone von Gloeden a Ferdinando Scianna e Giovanni Gastel, passando per Mimmo Jodice, Olivo Barbieri e Maurizio Galimberti. 

Profondamente consapevoli di un così autorevole ruolo delle immagini, ognuno di loro ha indagato lo spirito di questo magnetico luogo; ne ha tradotto poeticamente l’essenza; è riuscito a declinarne le forme più astratte e complesse in stupendi ritratti, architetture dirompenti e scorci unicamente mozzafiato. 

Oggi, per la XIV edizione del Festival di Fotografia, grazie a uno sguardo democratico e assolutamente contemporaneo, la Fondazione, presieduta da Gianfranco Morgano, coglie la sfida di una società in continuo mutamento, aprendo le sue porte a una nuova kermesse di autori che paiono interpretare la Capri di oggi e del domani.

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