Con le Mattinate Fai d'inverno, gli studenti insegnano agli studenti

Con le Mattinate Fai d'inverno, gli studenti insegnano agli studenti
di Benedetta Palmieri
Lunedì 26 Novembre 2018, 21:36
2 Minuti di Lettura
Tra Giornate d’autunno e di primavera, l’anno del "Fondo ambiente italiano" è scandito da diverse manifestazioni e aperture speciali; e arrivano così anche le “Mattinate Fai d’inverno” – cominciate questo lunedì 26 e in programma fino a sabato in tutta Italia. 

Le Mattinate aprono “centinaia di luoghi in tutta Italia, per le classi di ogni ordine e grado”; questo sarà possibile grazie alle Delegazioni attive sul territorio, ma non solo: le visite saranno infatti guidate da altri studenti nell’ottica di una “educazione tra pari”, e dunque a illustrare storia e bellezze dei siti ci saranno gli Apprendisti Ciceroni. 
Ai ragazzi non dispiacerà di certo trascorrere una mattinata fuori dalle aule e scoprire qualcosa della propria città; e allora, per le informazioni e le necessarie prenotazioni, ci sono il numero 081/7613732 e la mail prenotazioni.napoli@delegazionefai.fondoambiente.it. 
 
E veniamo ai siti aperti per questa settimana. 
Alla Biblioteca Nazionale, sarà possibile visitare il Fondo Aosta, custodito in alcune sale solitamente chiuse al pubblico. Si potranno vedere le circa 9.800 fotografie appartenute a Elena d’Orléans: alcune ritraggono momenti privati della famiglia Aosta, altre sono veri e propri reportage di safari e battute di caccia in Africa; o ancora, testimonianze di usi e costumi delle popolazioni indigene africane all’inizio del secolo scorso. (Le visite, qui, sono a cura del liceo scientifico statale "Elio Vittorini"). 
 
Seconda opportunità, il Palazzo della Borsa e sede della Camera di Commercio: eretto a partire dal 1895 e inaugurato nel 1899, è di gusto neorinascimentale; vicino al suo ingresso laterale, c’è quello della chiesa di Sant'Aspreno: il tempio paleocristiano fu annesso allo stabile, nel momento della sua costruzione. (Le guide saranno i ragazzi della scuola media statale "Viale delle Acacie"). 
 
Infine, tra i siti a disposizione delle scolaresche, c’è il Macellum (noto più comunemente, sebbene non correttamente, come Tempio di Serapide): l’interesse di questo luogo non è legato solo all’antichità – e dunque all’essere il mercato romano di Pozzuoli (I-II secolo d.C.) – ma anche al fatto che è uno dei simboli più noti del bradisismo dei Campi Flegrei. Le colonne erano rimaste parzialmente sommerse fino al 1983, mostrando così il livello più alto raggiunto dal mare. (Le visite sono a cura dell’istituto magistrale statale "Virgilio" di Pozzuoli). 
© RIPRODUZIONE RISERVATA