Maschio Angioino di Napoli, dal 1 al 4 settembre arriva «A bordo!», il festival per il diritto alla vita

Maschio Angioino di Napoli, dal 1 al 4 settembre arriva «A bordo!», il festival per il diritto alla vita
Venerdì 26 Agosto 2022, 17:29
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Mentre il dibattito elettorale è ancora una volta avvelenato dalla xenofobia, dal razzismo e dal cinismo, dal 1 al 4 settembre al Maschio Angioino si ritroveranno le donne e gli uomini che si impegnano ogni giorno per il diritto alla vita di migranti e rifugiati, opponendosi concretamente alle politiche criminali che hanno reso il Mediterraneo un cimitero e riempito le frontiere europee di filo spinato. Ascolteremo le esperienze di tutte le ong europee impegnate nelle attività di ricerca e soccorso in mare, i racconti di chi ha attraversato i campi di detenzione libici e ha rischiato la vita in mare, le voci autorevoli della società civile impegnate per la pace, i diritti e l'accoglienza. Il festival vedrà nella giornata di giovedì 1 settembre con il ricordo della figura di Gino Strada, e vedrà come ospite la sua compagna di vita Simonetta Gola (Emergency), che discuterà della figura del fondatore di Emergency a partire dall'ultimo libro pubblicato da Gino Strada prima della sua morte, «Una persona alla volta», insieme a Luca Casarini e Adriano Biondi. Nella stessa giornata ci sarà una tavola rotonda sulle missioni umanitarie di Mediterranea Saving Humans sui confini di terra (Ucraina) e di mare (Mediterraneo).

Il 2 settembre inizieranno I workshop che si terranno nelle antisale dei baroni del Maschio Angioino a cui parteciperanno attivisti, giornalisti e docenti universitari. Nel pomeriggio ci sarà il dibattito sugli accordi Italia – Libia e sulle vergognose politiche di immigrazione del nostro paese, alle 18:30 interverranno David Yambio, portavoce di Refugees in Libya e ricercato dalla mafia libica, attualmente rifugiato in Italia, le giornaliste Rai Angela Caponetto e Claudia Di Pasquale. Sabato 3 settembre la giornata inizierà con l'incontro di tutte le Ong impegnate nel Mar Mediterraneo che si ritroveranno a Napoli per discutere della «Civil Fleet» la flotta civile di navi e imbarcazioni della società civile internazionale impegnate nella ricerca e soccorso in mare. Seguirà la presentazione del libro di Alex Zanotelli, «Lettera alla tribù bianca» alle ore 12:00 prima della manifestazione di piazza che partirà alle ore 16 proprio dal Maschio Angioino fino a Piazza Plebiscito contro gli accordi Italia – Libia e che vedrà l'adesione delle realtà antirazziste. In serata alle 18:30 ci sarà il dibattito contro le guerre con la partecipazione, tra gli altri, dell'Arcivescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia, Giuditta Pini presidente dei garanti di Mediterranea, il simbolo del Modello Riace Mimmo Lucano, la presidente di Banca Etica Anna Fasano ed il Sindaco di Bologna Matteo Lepore che ha organizzato con Mediterranea un treno di aiuti umanitari per la città di Kherson.

Tanti anche gli artisti che suoneranno live per sostenere Mediterranea nei Concerti previsti tutte le sere con, tra gli altri, A67 e Punkreas per la serata del 1 settembre, Max Collini e Murubutu venerdì 2 settembre e la chiusura il 3 settembre con Dario Sansone (Foja), Jovine e Tartaglia. Domenica si terrà infine l'assemblea nazionale di tutti gli equipaggi di terra, dall'Italia e dall'estero, che costituiscono la rete di Mediterranea Saving Humans. Sabato 3 settembre alle ore 18.00 dagli spazi del festival partirà un flash mob diretto in piazza del Plebiscito contro gli accordi Italia-Libia che finanziano e permettono il sequestro di migliaia di persone e la violazione sistematica dei diritti umani «A Napoli si riunirà quel pezzo di paese che concretamente combatte l'odio – spiega Laura Marmorale di Mediterranea Saving Humans – sarà una festa per la città ma allo stesso tempo un'occasione di riflessione e confronto in un momento storico in cui il nostro paese rischia ha delle responsabilità enormi sulle vite delle persone che fuggono dalle guerre di tutto il mondo e cercano rifugio in Europa.

Il razzismo e la xenofobia si combattono concretamente portando solidarietà, avviando progetti di assistenza e prima di tutto salvando le persone. Napoli sarà il nostro start up verso il futuro».

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