Napoli, verso il bicentenario dell’incoronazione dell’Immacolata di don Placido con «Sacri sentieri in basilica»

Un concerto sabato 13 gennaio

La “Madonnina” di don Placido al Gesù Vecchio
La “Madonnina” di don Placido al Gesù Vecchio
di Vincenzo Cimmino
Giovedì 11 Gennaio 2024, 16:38
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Inizia con un concerto il cammino verso il secondo centenario dell’incoronazione dell’Immacolata di don Placido. Arriva infatti nella Basilica Santuario del Gesù Vecchio l'evento “Sacri sentieri in basilica”. L’appuntamento è sabato 13 gennaio alle 19.30. L'ingresso è gratuito.

La basilica santuario del Gesù Vecchio, una delle basiliche più importanti della città di Napoli, si trova in via Giovanni Paladino, nel cuore della città, in pieno centro storico. La chiesa è detta del “Gesù Vecchio” perché nelle sue immediate vicinanze, in piazza del Gesù, venne costruita una nuova e più vasta chiesa, detta “del Gesù Nuovo” o della Trinità Maggiore”.

La basilica del Gesù Vecchio è inoltre chiamata “dell’Immacolata di Don Placido”. All’interno della chiesa, sull’altare, spicca difatti la Madonnina miracolosa fatta scolpire da don Placido Baccher. Don Placido, nato nel 1781, era molto devoto di Maria, al punto da essere chiamato “Apostolo dell’Immacolata”. Durante la Rivoluzione del 1799 venne arrestato e imprigionato in Castel Capuano in attesa della condanna a morte. La notte prima di essere giustiziato, però, ebbe in sogno la Madonna che gli predisse la libertà.

La mattina dopo il suo caso venne riesaminato e ne fu subito ottenuta la scarcerazione. Il suo nome, però, non era ancora stato depennato dalla lista dei condannati. Le autorità cercarono allora di riarrestarlo e il giovane Baccher decise di fuggire calandosi con una corda. Durante la fuga si procurò una profonda ferita alla testa.

Ancora una volta venne in suo aiuto la Madonna, assicurandogli la piena guarigione.

Don Placido divenne sacerdote nel 1806 e nel 1811 arrivò al Gesù Vecchio, chiesa fondata nel lontano 1554. Nel luogo di preghiera fece subito attecchire il culto dell’Immacolata Concezione. La devozione si diffuse immediatamente a macchia d’olio per tutta la città. Folle di fedeli si recavano in chiesa per pregare la Madonnina fatta realizzare su commissione di don Placido e da egli stesso plasmata con Nicola Ingaldi.

La statua venne poi proclamata da Pio IX “protettrice di Napoli”. Il 30 dicembre 1826 ci fu la prima incoronazione della “Madonnina” concessa da papa Leone XII alla presenza del re, dei più alti dignitari di corte e della popolazione. Addirittura la festa venne salutata dagli spari dei cannoni di Castel Sant’Elmo e Castel Nuovo.

Don Placido morì dopo una breve malattia il 19 ottobre 1851 e, come da lui desiderato, venne tumulato dietro l’altare maggiore della basilica del Gesù Vecchio, sotto il trono della “Madonnina”. La causa per la sua beatificazione, iniziata nel 1909, ha visto nel 1944 il riconoscimento del titolo di “Venerabile”.

La basilica dall’8 dicembre scorso ha inaugurato un percorso biennale di cammino che porterà nel 2026 alla celebrazione del secondo anniversario dell’Incoronazione della Madonnina. Intorno alla storia dell’incoronazione si origina anche una delle celebrazioni più importanti, il sabato privilegiato.

«Il concerto “Sacri sentieri in basilica” rappresenta l’apertura del Giubileo che vede come centro celebrativo – ha dichiarato don Rosario Cantone, Rettore della Basilica del Gesù Vecchio – il secondo centenario dell’Incoronazione dell’Immacolata di don Placido. Celebrazioni che hanno il loro aspetto nella vita liturgica della pietà popolare come quelli della vita culturale. Ecco che dopo aver celebrato la solennità dell’Immacolata Concezione il Sabato privilegiato, appuntamenti imprescindibili della vita della basilica del Gesù Vecchio, questo concerto di musica sacra introduce il giubileo. Si è stabilita una collaborazione molto bella e proficua con il maestro Rocco Alessio Corleto e l’Orchestra filarmonica Experia. Le musiche proposte sono di quanto più elegante si possa proporre in ambito sacro per poter vivere pienamente il mistero dell’incarnazione del Natale che, sebbene sia passato, ancora persiste».

Il concerto di musica sacra, per soli, coro e orchestra, avrà musiche di Respighi, Frank e Saint-Saëns. Si esibiranno Maria Isa Ercolano, soprano, Michela Rago, mezzosoprano, Domenica Pennacchio, contralto, Rosario Cantone, tenore e Saverio Sangiacomo, baritono.

In scena l’Orchestra Filarmonica Experia, l’Ensemble Vocale Resurrexit! e l’Ensemble Vocale Apulia Cantat. Rocco Alessio Corleto sarà maestro concertatore e direttore. L’evento si tiene con il patrocinio della Regione Basilicata e RAC Music Services. Partner la Gabbianella. La partecipazione è aperta a tutti ed è libera.

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