Napoli città della musica: afrobeat, taranta power e la carica dei pianoforti

Napoli città della musica: afrobeat, taranta power e la carica dei pianoforti
di Stefano Prestisimone
Martedì 11 Ottobre 2022, 12:00
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Concerti di richiamo, e non, che promettono di riempire le piazze, ma anche piccoli spazi. Suoni world music da ballare, ma anche classici, jazz e rock. 240 musicisti, 124 eventi gratuiti in 33 siti diversi. Sono i numeri di tre manifestazioni profondamente diverse ma messe insieme sotto la sigla/slogan «Napoli città della musica».

Si inizia con la kermesse più nota, «Piano city», in programma da giovedì a domenica, organizzato da NapoliPiano di Marco Napolitano che ha importato dal 2013 l'idea del berlinese Andreas Kern. Poi ci sono, sabato e domenica, «Welcome to Napoli», due giorni di suoni etnici affidati alla direzione artistica di Eugenio Bennato con l'organizzazione di Paolo Nappi che dovrebbero garantire il richiamo numerico di presenze più importante. E «Villa Di Donato-La musica ha trovato casa», 7 concerti dal 20 ottobre al 29 dicembre, diretta da Brunello Canessa e Patrizia De Mennato

La due giorni bennatiana comprende anche workshop pomeridiani per dare appuntamento - condizioni climatiche permettendo - al grande pubblico la sera: il 15, compleanno di papà Fela, il «black presidente» re dell'afrobeat, l'attrazione sarà Seun Kuti con gli Egypt 80, preceduto da Rachele Andrioli, Rareca Antica, Bagarija Orkestar; il 16 scende in campo Eugenio con la sua Taranta Power, portandosi dietro anche alcune delle proposte più interessanti del nu folk sudista: Ra di Spina, Brigan e Marina Mulopulos

Ad aprire la programmazione, però, sarà «Piano city» con «4 pianoforti in galleria» che il 13 ottobre riapre la galleria Umberto I agli eventi, con Lorenzo Corrado, Sara D'Allocco, Dora Dorti e Carla Orbinati che suoneranno Satie, Ravel, Mozart, Bach. Da segnalare almeno il «Koln concert» di Jarrett riproposto da Gilda Buttà (venerdì) o il concerto di un monumento del jazz italiano come Enrico Intra (87 anni) in programma sabato nella basilica di San Paolo Maggiore seguito da quello di Enrico Fagnoni. Ma anche le maratone degli allievi del conservatorio e il concerto a 20 dita di Vovka Ashkenazy e Alexander Hintchev.

Più intime, visto lo spazio a disposizione, le proposte a Villa Di Donato, da «Permettete signorina» con Brunello Canessa e la Favolosa Orchestra Colmajer alla rilettura per chitarra, voce e piano di «Picture at an exhibition», ovvero Mussorgsky riletto da Emerson Lake e Palmer

«Presentiamo questi appuntamenti a cui teniamo molto ma tengo a chiarire che Napoli città della musica non è un calendario di eventi, ma un percorso pluriennale», prova a chiarire in conferenza stampa Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco per la musica.

Programma completo delle 3 manifestazioni e modalità di partecipazione sul sito e sugli account Facebook e Instagram del Comune. 

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