Napoli, Leonardo Pierdomenico debutta a Villa di Donato con «Viaggio a Roma»

Lo spettacolo si terrà lunedì 27 novembre 2023, alle ore 21.00, a Villa di Donato.

Il musicista Leonardo Pierdomenico
Il musicista Leonardo Pierdomenico
Mercoledì 22 Novembre 2023, 12:54
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Un programma travolgente, dal grande impatto pianistico e dalle maestose architetture romantiche e tardo romantiche; atmosfere intime, qualcuna protesa ad una contemplazione mistica; una delicatezza emozionale che, tanto quanto la maestosità compositiva, caratterizza le linee romantiche; un climax, che monta e sfocia nella tecnica e nel virtuosismo di Sergej Rachmaninov, di cui quest’anno ricorre un doppio anniversario -per i 150 anni dalla nascita e gli 80 dalla morte-; un giovane pianista italiano, tra i più apprezzati sulle scene europee, Leonardo Pierdomenico, demiurgo di un programma ispirato al grand tour: questi sono solo alcuni degli ingredienti del prossimo appuntamento, Viaggio a Roma, lunedì 27 novembre 2023, alle ore 21.00, a Villa di Donato.

Se tutti gli appuntamenti della stagione sono stati cesellati dai curatori delle rassegne, dagli artisti, da Patrizia de Mennato, che ne ha supervisionato ogni singola nuance; se tutto il calendario presenta peculiarità tali a rendere unici e connessi all’identità della Villa, tutti i titoli proposti, il concerto di lunedì 27 novembre è tra i più attesi, per la raffinatezza dell’interprete e per l’estetica del programma, un debutto a Villa di Donato e a Napoli.

Patrizia de Mennato desidera dunque offrire alla Città di Napoli il concerto, perché anche questo è mecenatismo, è educazione al bello, è interesse per la res pubblica e ad una sensibilità collettiva.

Viaggio a Roma contempla composizioni di Ottorino Respighi (Pini di Roma P 141), che si concatenano alle suggestioni visive di Franz Listz Sergej Rachmaninov.

In Respighi, Listz e Rachmaninov la musica diventa materia ed in questa metamorfosi, quasi alchemica, la musica plasma scorci visibili, Roma si manifesta ed è lì, in maniera concreta, nel ritmo e nella dinamica dei quadri proposti, non è più solo una rimembranza, un’evocazione o una suggestione.

Sensazioni tattili, visive, sensoriali si innescano durante l’ascolto.

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I brani in programma videro la luce dal 1862 al 1931, sarebbero stati gli ultimi anni del grand tour, praticato e ambito secondo canoni classici, ma già durante la Grande Guerra, che scosse l’Europa, la moda e gli itinerari cambiarono, e la società, soprattutto quella degli intellettuali e degli artisti, subì mutazioni nelle commissioni, negli spostamenti, e nelle relazioni economiche.

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