«NisidArte - Officine creative»,
​nuovi laboratori per i giovani detenuti

«NisidArte - Officine creative», nuovi laboratori per i giovani detenuti
di Giuliana Covella
Lunedì 29 Marzo 2021, 16:25
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La speranza parte, ancora una volta, da Nisida: dall’istituto penale minorile arriva un nuovo laboratorio per i giovani detenuti. A sostenerlo il progetto “NisidArte-Officine creative” della Fondazione “Il meglio di te - Onlus” sarà il Soroptimist. Un progetto che, in piena pandemia, assume un significato educativo e formativo ancor più simbolico, coniugando opportunità di riscatto e rispetto per l’ambiente. Lo stesso nome del progetto è stato proposto dagli stessi ragazzi, a sottolineare non solo il legame con l’isola ma anche l’ambizione di produrre oggetti, utilizzando materiali ecologici e riciclati (principalmente rame e ottone).

L’idea e la realizzazione del progetto è della Fondazione “Il meglio di te - Onlus”, presieduta da Fulvia Russo, organizzazione attiva da 16 anni nel carcere dell’isola e nei contesti a rischio della città di Napoli e in ambito internazionale, con il supporto del Soroptimist International d’Italia (la cui presidente è Mariolina Coppola), un’associazione mondiale di donne impegnate nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società, che già da tempo porta avanti centinaia di iniziative con le strutture carcerarie femminili, grazie a un protocollo con il Dap.

Per questa startup il Soroptimist ha donato materiali e attrezzature per realizzare numerose spille a forma di ape disegnate dall’artista Bruno Fermariello, per festeggiare il progetto ambientalista in occasione del centenario dell’associazione.

Tre giorni a settimana alcuni ospiti del penitenziario minorile frequentano il laboratorio in cui il maestro Francesco Porzio, con la supervisione organizzativa di Raffaele Zocchi, volontario della Fondazione, insegna loro i processi produttivi e le modalità di collaborazione per la formazione di un gruppo di lavoro sano ed efficiente. Un know-how indispensabile in vista di un ritorno in società. Partendo dalla fantasia, i ragazzi hanno già iniziato a produrre oggetti dal notevole valore artistico, mettendo in pratica il percorso creativo che porta l’idea a svilupparsi prima sul foglio di carta e, poi, a realizzarsi in concreto. «L’ambizione - spiega la presidente Russo - è che questo progetto possa evolversi quanto prima in un’attività produttiva e di vendita che permetta l’autosostentamento, come già avvenuto in passato per il laboratorio delle ceramiche griffate “Nciarmato a Nisida" che la Fondazione ha attivato, attrezzato e poi affidato alla cooperativa sociale Nesis - gli amici di Nisida Onlus che, dopo un primo periodo con il sostegno economico della Fondazione, ora cammina con le proprie gambe, autofinanziando le attività per i ragazzi riuscendo ad assumere anche alcuni di loro al termine del loro periodo di detenzione».

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