Effetto Covid, sos bimbi a Napoli: boom di richieste d’aiuto

Effetto Covid, sos bimbi a Napoli: boom di richieste d’aiuto
di Maria Chiara Aulisio
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 23:43 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 13:24
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Sono da brividi i dati appena elaborati dal Telefono Azzurro: nell’ultimo anno i casi esaminati dagli operatori sono aumentati del 53 per cento rispetto a quelli registrati nel 2019. Emergenza Napoli, dunque: la linea di ascolto 19696, e il numero di emergenza 114, che raccolgono le richieste di aiuto di bambini e ragazzi, sono letteralmente andata in tilt al punto che si è reso necessario incrementare le attività per dare risposte giorno e notte. Il Covid ha fatto la sua parte, ovviamente. Durante il lockdown, infatti, le telefonate hanno superato di gran lunga ogni aspettativa e le segnalazioni - secondo gli specialisti - ora sono destinate perfino a crescere. Con il passare del tempo bambini e ragazzi, spaventati e disorientati, iniziano lentamente a realizzare - con sempre maggiore lucidità - disagi e malesseri che, in alcuni casi, avevano rimosso. Difficoltà in parte già esistenti ma cresciute a dismisura per l’assenza del rapporto con i coetanei e i problemi, in molti casi, provocati dalla convivenza in spazi ristretti.

La tabella del Telefono Azzurro mette in evidenza con chiarezza anche le motivazioni che hanno spinto i giovanissimi a mettersi in contatto con gli operatori del Centro ascolto e consulenza. Sempre rispetto al 2019 sono aumentate del 57 per cento le telefonate di ragazzini napoletani - nella maggior parte dei casi adolescenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni - che denunciano “difficoltà relazionali” con i genitori, i coetanei, i fratelli e le sorelle, e anche con i professori. Sono purtroppo di più - il 58 per cento - quelli che, drammaticamente, si rivolgono al Telefono Azzurro per segnalare situazioni di violenza, ma non solo.

Al primo posto - con un incremento del 25 per cento rispetto al 2019 - c’è l’abuso fisico, seguono a ruota gli abusi psicologici e quelli sessuali. Nello stesso gruppo rientrano anche bambini e ragazzi che si sfogano con gli operatori del “Telefono” perché testimoni di violenza domestica o vittime di azioni di bullismo da parte dei compagni anche attraverso i social network che, in alcuni casi, diventano un vero e proprio strumento di persecuzione. Ma andiamo avanti nell’analisi dei dati diffusi da chi, come il Telefono Azzurro, ha a cuore la vita dei bambini. Dopo le difficoltà relazionali, l’abuso e la violenza, si registra un incremento del 40 per cento di segnalazioni che rientrano nella categoria definita dagli operatori disturbi alla “salute mentale”. 

E qui c’è davvero un po’ di tutto. Si va dagli atti autolesivi, a paura, ansia e fobie di vario genere. Dal tentato suicidio a depressione, bassa autostima, solitudine, disturbi alimentari, crisi di identità. Uno su tutti il consiglio offerto dagli addetti ai lavori ai genitori che si trovano in difficoltà. Quale? Trasformare la famiglia in una piccola comunità per affrontare insieme i temi della paura e della preoccupazione individuale. «Gli adulti - spiegano gli esperti del “Telefono” - devono assolutamente parlare con i propri bambini e diventare, per loro, un modello. Indispensabile, poi, per quanto possibile, tenerli distanti dal contatto diretto con televisione e social network da cui recepiscono messaggi sempre troppo impegnativi sul piano emotivo. Poi, dove è possibile, lasciar parlare i bambini più grandi con i più piccoli affinché il codice di dialogo sia diretto e sincero».

Le telefonate di aiuto vengono recepite attraverso due canali: le linee di ascolto 19696, per sofferenza, disagio, solitudine, difficoltà nella vita di relazione con gli adulti, con una percentuale del 30% di violenza assistita; oppure il numero di emergenza 114 attivo ventiquattro ore al giorno, sette giorni a settimana. Una linea dedicata, in linea di massima, alle violenze molto gravi come quella sessuale. Una sorta di pronto intervento attraverso il quale l’operatore - dopo aver esaminato il caso - è pronto a far scattare le operazioni di controllo e assistenza sul territorio con l’obiettivo di fare presto e evitare il peggio.

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