Covid a Napoli, la scuola in zona rossa: 200mila alunni in attesa dei nuovi turni

Covid a Napoli, la scuola in zona rossa: 200mila alunni in attesa dei nuovi turni
di Elena Romanazzi
Martedì 6 Aprile 2021, 00:00 - Ultimo agg. 21:16
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Occhi fissi sui telefonini in attesa di avere notizie sulla riapertura della scuola, tra orari differenziati e turni in presenza a rotazione. È stato un fine settimana, pur essendoci le vacanze di Pasqua, impegnativo per i dirigenti scolastici che tuttavia hanno il tempo anche oggi per organizzare la riapertura delle scuole per infanzia, primaria e la prima media. Ed è quest’ultima che crea maggiori difficoltà soprattutto ai docenti che dovranno passare da una classe in presenza ad una a distanza. Oltre al nodo della terza media. Molti dirigenti infatti avrebbero preferito il rientro di tutta la secondaria di primo grado proprio in vista dell’esame e comunque c’è chi avrebbe voluto avere più tempo per organizzare la ripartenza in sicurezza. Sono a Napoli e provincia solo per l’infanzia ben 61.302 i bimbi che rientrano, per la primaria 134.823. Difficile calcolare sulla secondaria di primo grado il numero visto che in classe tornano solo le prime su una platea complessiva di 103.400 alunni. 

Torna a suonare domani.

Le scuole erano chiuse dal primo marzo scorso con apposita ordinanza di De Luca per due ragioni. Primo l’aumento dei contagi di alunni, prof e personale Ata. secondo il massiccio piano vaccinale proprio per il personale scolastico. Allo stato attuale ha ottenuto la prima dose di vaccino circa il 90% del personale scolastico, si attende la seconda fiale. Ma già questo dato rincuora buona parte dei genitori perché comunque, visto che la Campania è in zona rossa, un nutrito gruppo di «Sì Dad» resta comunque contrario al rientro in presenza ed è pronto a richiedere la didattica a distanza presentando un apposito certificato al dirigente scolastico per usufruire di tale possibilità legata alla presenza di persone fragili all’interno della famiglia.

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Tutto già predisposto alla Alpi-Levi guidata da Rosalba Rotondo. Ingressi, uscite, turni di Dad . La circolare è stata prontamente pubblicata sul sito della scuola. Tutto tace, per il momento, ma come detto c’è tempo anche oggi, alla Poerio di Chiaia. «Perché non comunicano nulla - si chiede Valeria, una mamma di un ragazzino che frequenta la prima media - perché questo ritardo?». Il figlio prima della chiusura era assegnato al turno di pomeriggio. Ingresso a scuola intorno alle 13 uscita dopo le 17. Doppi turni per mantenere le regole del distanziamento. Anche la Tito Livio, sempre a Chiaia, ha già comunicato i turni. Due gruppi divisi in presenza nei giorni dispari e nei giorni pari proprio per consentire la maggiore presenza possibile, comunica la dirigente Elena Fucci. Gli orari restano invariati, ovvero dalle 8 alle 13.30. Anche la Fiorelli che conta infanzia elementare e secondaria di primo grado ha comunicato le modalità del rientro nei vari plessi, in via Fiorelli e a Giordano Bruno. La sorpresa che ha scatenato l’ira di molti genitori riguarda l’orario della didattica a distanza per la seconda e la terza media. Da domani, chi sta a casa, deve fare sei moduli da 40 minuti, con venti minuti di pausa tra l’uno e l’altra. «Siamo rimasti sconvolti da questa organizzazione - spiega Barbara, madre di un ragazzo che frequenta la terza media - in pratica finiscono alle 14, hanno una pausa di venti minuti tra una lezione e l’altra e questa comporta un evidente calo di attenzione in questi ragazzi che già sono stremati dalla Dad. Prima l’ora era di 50 minuti e poi dieci minuti di pausa la modifica non è giustificata e dovrebbe essere affrontata a stretto giro nel prossimo consiglio d’istituto». Tutto pronto anche alla Minniti-Zanfagna di Fuorigrottta dove si rammenta ai genitori l’obbligo di portare l’autocertificazione nella quale si sottoscrive che gli alunni non sono stati a contatto con persone positive al Covid. Anche al Madonna Assunta di Bagnoli è arrivata la comunicazione alle famiglie. Stessa situazione al Convitto di piazza Dante. E alla Quarati del Vomero.  

Le regole. Distanziamento. Misurazione della temperatura, mantenimento delle mascherine per tutta la durata delle lezioni. E poi poco tempo per consumare la merenda. A parte nell’infanzia dove la mascherina non deve essere indossata dai più piccoli. Ma è obbligatoria solo dai sei anni in poi. 

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